Con una lettera al Governatore del Lazio Zingaretti, il candidato sindaco Pietro Tidei, rilancia la candidatura di Civitavecchia per la demolizione del Concordia: una joint venture a tre Toscana e Lazio che non escluda la Liguria, andando oltre la proposta che per il suo esorbitante livello economico ha penalizzato Civitavecchia. Intanto sembrerebbe che Mariotti , titolare del progetto della demolizione a Genova e di una delle più prestigiose imprese di cantieristica liguri, abbia manifestato interesse ad intervenire a Civitavecchia realizzando qui il progetto.
Questo il testo della lettera.
“Caro Nicola,
ho molto apprezzato il tuo intervento ,a proposito delle dichiarazioni del Commissario Gabrielli riguardo all’oggetto.
Premetto che il mio intervento è volto a trovare una soluzione che allontani la possibilità paventata dello smaltimento della nave Concordia su porti extraeuropei .
È evidente che tale soluzione costituirebbe una sconfitta gravissima per l’immagine Italia all’estero.Dopo che l’operazione di rotazione e rimessa in galleggiamento della nave Concordia è stata salutata da tutto il mondo come una rivincita dell’orgoglio nazionale, il suo smantellamento all’estero costituirebbe una sconfitta gravissima.
Ci preme qui ricordare che ,a più riprese, il nostro governo , per bocca del Ministero dell’Ambiente ha rilasciato dichiarazioni che costituiscono una netta chiusura ad ogni ipotesi alternativa allo smaltimento del rifiuto in un porto italiano:
Particolarmente significative sono le seguenti dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente in carica all’epoca dei fatti :
25 aprile 2012
1) Il progetto prevede infatti una serie di operazioni che potrebbero avere un impatto significativo sul fragile ambiente dell’Isola del Giglio e dell’arcipelago toscano.
2) l’urgenza di rimuovere la nave per restituire “normalità” all’isola richiede tempi brevi
3) abbiamo sottoposto alla compagnia di navigazione quaranta quesiti sulle misure di prevenzione e di controllo che la società armatrice intende adottare per evitare il potenziali effetti ambientali negativi delle operazioni programmate
18 maggio 2012
4) “Recepite tutte le indicazioni del Ministero”,il recupero della Costa Concordia avverrà con la massima attenzione ai profili ambientali per tutelare l’ambiente dell’Isola del Giglio ed il suo mare. La conferenza decisoria che ha dato il via libera al progetto della Costa Crociere per la rimozione della nave ha infatti recepito in pieno le indicazioni del Ministero dell’Ambiente su procedure e interventi da attuare nel corso delle operazioni a salvaguardia dell’ecosistema
5) Il progetto attraverso il quale l’Isola del Giglio sarà “liberata” dalla Concordia , configura una operazione mai tentata prima d’ora e che risponde alle esigenze condivise di spostamento in tempi brevi della nave dal litorale dell’isola, ma tutto avverrà con il pieno rispetto delle indicazioni a tutela dell’ambiente espresse dal Ministero. Il piano di rimozione è stato sottoposto a una serrata istruttoria della Commissione VIA che ha formulato una articolata serie di raccomandazioni che sono state pienamente recepite ed incardinate nel verbale della conferenza decisoria che ha approvato il progetto
6) una volta messa in galleggiamento, la nave dovrà essere trainata, nelle massime condizioni di sicurezza, nel più vicino porto attrezzato, “per ridurre al minimo i tempi e il tragitto del trasferimento con i connessi ulteriori rischi per il nostro mare”..
13 dicembre 2012
7) il programma di lavoro deve indicare le modalità per la rimozione e per il “ricovero” dello scafo nel porto più vicino.
11 gennaio 2013
8) Il commissario, mediante il coordinamento dei soggetti istituzionali competenti e l’eventuale supporto dell’Osservatorio di monitoraggio, provvederà ad assicurare l’effettiva realizzazione del progetto di messa in sicurezza, rimozione e recupero della nave, individuando il luogo di destinazione finale e tutte le altre misure necessarie, “nelle più idonee condizioni di sicurezza – come si legge nel decreto – e nel minor tempo”
12 marzo 2013
9) “Secondo le direttive europee la Concordia è un rifiuto va portata nel sito più vicino, Piombino, bonificata e smaltita” “Protezione del prezioso ambiente marino del Giglio e dell’arcipelago toscano, rimozione in sicurezza e smantellamento del relitto della Concordia: sono questi gli obiettivi che hanno guidato l’iniziativa del Ministro dell’Ambiente sin dalla notte dell’incidente.”
10)Infatti il relitto è un “rifiuto” che secondo le direttive europee e le convenzioni internazionali non può essere “portato a spasso” nel Mediterraneo, ma deve essere recapitato nel sito più vicino per essere bonificato e “smaltito”.
18 marzo 2013
11) Al progetto presentato dalla Regione Toscana la Costa Crociere ha replicato indirettamente avanzando l’idea di portare il relitto in un porto extraeuropeo, per venderlo a soggetti che comunque operano al di fuori delle regole e dei controlli stabiliti dalle direttive europee.
12) Per evitare che rimanesse incertezza sulla destinazione del relitto e potesse verificarsi il trasferimento extraeuropeo della Concordia, il Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2013 ha condiviso l’indicazione della Regione Toscana ed ha dato mandato al Commissario Franco Gabrielli, congiuntamente ai Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, di effettuare la verifica di fattibilità del progetto della Regione. In particolare è necessario accertare se i lavori già previsti dal piano regolatore portuale per l’adeguamento di fondali e banchine – e per i quali sono disponibili le risorse finanziarie necessarie – possono essere completati in tempo utile per consentire il ricovero del relitto previsto per la fine di ottobre 2013
Sin qui le dichiarazioni del Ministro e,quindi, del Ministero ,per la doverosa continuità dell’azione di governo.
L’azione intrapresa congiuntamente dal Comune e dall’ Autorità Portuale Civitavecchia vuole essere un intervento “ad adiuvandum” alla proposta della Regione Toscana e non un’alternativa in concorrenza con questa. Semmai un supporto, tra l’altro già auspicato in una nota del Commissario per l’emergenza Concordia prot. DPC/CD/0000044 del 15/03/2013 il quale dice:
“Facendo seguito alla riunione che si è tenuta lo scorso 14 marzo a Palazzo Chigi avente per argomento l’applicazione della delibera indicata in oggetto, fermo restando quanto già espresso dallo scrivente con nota DPC/42 del 13 marzo u.s., si richiede alle SS.LL. di voler attivare le dipendenti strutture ministeriali al fine di formulare una pertinente valutazione sulla fattibilità e sulla convenienza dell’operazione relativa al trasporto della nave Costa Concordia presso il porto di Piombino per lo smantellamento, fornendo tutti gli elementi disponibili in merito che, come è noto, non risultano in possesso dello scrivente.
Si rappresenta, in particolare, la necessità di prendere in considerazione le possibili alternative alla soluzione proposta nella delibera, tra cui il porto di Civitavecchia, che è posto a una distanza poco maggiore rispetto a quello di Piombino,…”
Di recente è emersa anche la candidatura di Genova .
Ritengo che il trasporto della nave in un porto così lontano contrasti con i deliberati ministeriali sopra esposti ma contrasti soprattutto con quanto contenuto nell’istruttoria della Commissione VIA n.1 del 14.05.2012 (OPCM n. 4019 del 27.04.2012.
Alla luce anche delle recenti affermazioni del Commissario Gabrielli, stiamo studiando un progetto alternativo a quello già presentato e che metta insieme i progetti di Piombino e Genova e che preveda l’utilizzo del meglio delle maestranze laziali,toscane e liguri e garantisca i migliori livelli competitivi. (Buoni segnali in questo senso vengono da Mariotti, , titolare del progetto della demolizione a Genova e di una delle più prestigiose imprese di cantieristica liguri, che sembra abbia manifestato interesse ad intervenire a Civitavecchia realizzando qui il suo progetto)
Ti prego pertanto di volerti far carico dell’indispensabile coordinamento politico ed amministrativo coinvolgendo i governatori di Toscana e Liguria
Sono altrettanto convinto che, per una operazione così complessa , la soluzione ideale sia un lavoro sinergico che metta insieme i progetti di Civitavecchia .
Il progetto predisposto dal Comune e dall’Autorità Portuale presenta i seguenti vantaggi:
a) Può essere realizzato in pochissimo tempo (3 mesi) visto che il porto di Civitavecchia ha fondali di oltre 18 mt
b) Le opere previste sono conformi al Piano Regolatore Portuale
c) Le opere non sono fini a se stesse, ma sono funzionali alla realizzazione della Darsena Grandi Masse prevista dal succitato PRP”.
Pietro Tidei