Lobotomia (Treccani): procedura chirurgica che consiste nel sezionare le connessioni nervose da e per la corteccia prefrontale, la parte più anteriore dei lobi frontali. La parte ventrale dei lobi frontali, che è la zona particolarmente interessata dall’intervento, è coinvolta nel comportamento emozionale, nella motivazione, nell’attribuzione di valore a cose, persone, eventi, nella valutazione del rischio e nel comportamento sociale. Ergo, le persone lobotomizzate, ovvero soggette a questo tipo di intervento che (fortunatamente) da qualche decennio a questa parte non si usa più in ambito neuropsichiatrico, hanno quindi difficoltà nell’attribuire valore a cose, persone, eventi, nella valutazione del rischio e nel comportamento sociale. Perché questa lunga premessa? Perché, non ce ne vogliano i nostri affezionati lettori, ma l’atteggiamento di gran parte dei civitavecchiesi, da qualche tempo a questa parte, sembra essere del tutto simile a quello di un soggetto sottoposto a intervento di lobotomia.
Tutto ciò che gli accade intorno risulta indifferente. Questa componente di civitavecchiesi di oggi sembra non avere memoria di ciò che è accaduto soltanto ieri. Non tiene in alcun conto, a livello di possibile salvaguardia della propria incolumità e dei propri interessi, di quanto successo nel passato più o meno recente. Abbocca a tutto ciò che gli si dice o racconta e non riesce assolutamente a giudicare il valore reale dei fatti o delle persone con le quali ha a che fare. Difficile dire quali influenze di carattere chimico o genetico abbiano prodotto una tale e perdurante patologia, che, nel caso specifico, ha anche, come ulteriore aggravante quella di non determinare la minima reazione rispetto agli eventi negativi che possono accadere. Di esempi, rispetto a tante situazioni che sono avvenute in città nell’ultimo decennio, se ne potrebbero fare tantissimi. A titolo puramente esemplificativo vogliamo esplicitare i più recenti. Enel sta per cessare un’attività ultradecennale di esercizio di centrali termoelettriche, a Civitavecchia e in altre realtà. In altre realtà, vedi Brindisi, si è arrivati a forme di protesta anche clamorose; qui, niente. Tutto continua a svolgersi tranquillamente, come se niente fosse. Eppure Enel ha segnato la vita economica, sociale e culturale di Civitavecchia per quasi un secolo. Nei giorni scorsi sono stati diffusi i dati riguardanti i traffici portuali: un pianto da far impallidire le prefiche (niente di volgare, non fraintendete, erano le donne che quasi tremila anni fa venivano pagate per piangere ai funerali). Lo snocciolamento di quei dati non ha suscitato la minima reazione. Nessuno si è chiesto per quale motivo da oltre dieci anni il porto commercialmente va indietro, tanto meno se potrebbe essere ancor più il polmone economico e occupazionale della città qualora quei dati migliorassero. Ragionamenti semplici, si potrebbe dire normali. Non solo nel civitavecchiese medio, ma anche nell’ambito politico che, evidentemente, ne rappresenta l’espressione cosiddetta istituzionale. Ci viene in mente il presidentissimo del Consorzio Autonomo per il Porto, Raffaele Meloro, civitavecchiese acquisito e per distacco il migliore tra gli inquilini di Molo Vespucci: durante il suo mandato sarebbe stato giudicato da un tribunale del popolo allestito in quattro e quattr’otto sotto Prato del Turco. Ma erano altri tempi: la lobotomizzazione inconscia non aveva ancora devastato il cervello di buona parte dei civitavecchiesi. Alla prossima.
3 Comments
giovanni
Facciamo qualche piccola analisi nostrana:
Il porto è stato costruito un paio di migliaia di anni fa ( 108 dc ) dall’imperatore Traiano e doveva servire per i traffici commerciali per Roma e dintorni e in più doveva essere una base militare a difesa di Roma e poi la città si è sviluppata intorno al porto.
Oggi dopo 2000 anni ancora non si è deciso a livello nazionale cosa fare dopo TVN ma tralasciando il nazionale a Civitavecchia vedendo come stanno andando le cose ancora nessuno dei locali ha studiato cosa fare o investire qualche soldo in una attività che dia lavoro.
Ma ancora più grave è il fatto che nessun amministratore della città si è degnato di togliere a MSC la banchina dei container che quì ne portano qualcuno tanto per rivendicare la proprietà e dell’altro che ha fatto una prova a integrare MSC non se ne sa più nulla.
E tanto per essere masochisti i nostri politici hanno liberalizzato il posizionamento dei negozi per cui il commercio locale è in fase negativissima.
Ma di cosa vogliamo parlare di TVS di cui ogni tanto si vede un gruppo in funzione, l’Italcementi sono decine di anni che ha smesso di produrre ma a nessuno è venuto in mente di utilizzare quelle aree, le officine meccaniche ed elettriche tra un pò chiuderanno per mancanza di lavoro, le aziende civili hanno smesso di costruire alloggi perchè restavano quasi tutti vuoti e soprattutto costruiti non si sa con quali soldi.
Lo ho scritto altre volte la città se continua così si svuoterà perchè per mantenere una famiglia devono lavorare in due e neache basta per cui devono andare lontano e in più sposalizi tradizionali sono in netto calo perchè di mettere al mondo figli costa e è meglio andarsi a divertire.
Rufus TerraNera
Congratulazioni, avete scoperto l’acqua calda.
Ma state tranquilli, alla fine, troppo tardi, capiranno, capiranno.
giovanni
Ma è ancora più demoralizzante perchè avevo dimenticato la truffa deglla costruzione degli jact che è terminata da anni e che ancora il cadavere metallico è lì a ricordarcelo