“Orgoglio in un lavoro ben fatto o, per dirla all’americana come gradito al presidente, pride in a job well done”. Così il consigliere comunale del Partito Democratico, Marco Di Gennaro definisce la lunga enunciazione delle cose realizzate e di quelle in cantiere fatta dal presidente dell’Autorità di sistema portuale durante il recente Consiglio Comunale.
“Un orgoglio -afferma Di Gennaro – derivante dalla consapevolezza di svolgere il suo ruolo di tecnico con il massimo impegno per lo sviluppo del porto e nell’interesse più generale della città.
In alcuni momenti trapelava dalle sue parole un certo risentimento verso chi nega la realtà dei “fatti” e si rifiuta di riconoscere l’evidenza, presentata in alcune diapositive, di draghe intente a dragare e di ruspe che movimentano materiali.
Dopo la previsione, forse troppo ottimistica rispetto ai dati dispobili,di 224 posti di lavoro legati alla realizzazione del Marina Yatching, il dott. Musolino ha enunciato i prossimi lavori che cambieranno il volto del porto dall’apertura a sud , al prolungamento dell’antemurale, senza dimenticare l’ambizioso obiettivo di un porto green .
Con il piglio di un capitano di industria ha giustificato con motivazioni prettamente economiche la privatizzazione della PAS, da lui rimessa in sesto ai fini di una sua maggiore valorizzazione sul mercato. Per un altro verso ha ricordato il supporto finanziario dato alla Compagnia portuale durante la crisi causata dal Covid senza avere , però, il tempo di specificare meglio i termini del problema , come fatto successivamente dalla Compagnia Portuale..
A fronte di questo attivismo non ha potuto fare a meno di sottolineare l’inerzia dell’amministrazione comunale a proposito della Frasca in merito alla quale ha praticamente bacchettato l’assessore Vitali che aveva giustificato i ritardi nel via libera alla riqualificazione della Frasca con la esigenza di un protocollo con l’Adsp alla quale , però, in tutti questi anni nessuno protocollo era stato chiesto.
Una reprimenda dura e puntuale ha riservato, poi, a tutta l’amministrazione colpevole , a suo dire, di ritardare ingiustificatamente il cambio di destinazione d’uso dei terreni retro portuali, frenando così lo sviluppo del porto.
Non ha mancato, inoltre, di far fare una figura barbina alla consigliera Mari invitandola a cercare nella sua maggioranza i chiarimenti relativi alla trattativa tra Comune ed Adsp sulla Fiumaretta.
Non ha convinto, però, il suo negare l’evidenza dell’inquinamento delle navi attribuendone la responsabilità all’Enel quando è a tutti è evidente, anche dal punto di visto temporale, che quel fumo nero al mattino esce dalle ciminiere delle navi . A dire il vero , i cittadini di Civitavecchia, diversamente dal presidente, si fidano più dei loro occhi, che dei dati delle centraline che, forse, dovrebbero essere posizionate in più punti e, soprattutto dovrebbero essere associate a sistemi alternativi di rilevazione degli inquinanti.
Annunciare ,infine, l’elettrificazione di alcune banchine senza garanzia alcuna dell’obbligo del loro utilizzo da parte delle navi in mancanza di una “ norma” internazionale ci lascia perplessi. Anche e soprattutto sulla tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia del nostro ambiente ci aspettiamo dal presidente Musolino i fatti che caratterizzano il suo agire. Non vorremmo , infatti, chiusa la centrale a carbone, continuare a vedere la nostra aria avvelenata solo perché qualcuno vuole risparmiare”.
3 Comments
Michele
Ma perché quel giornotutte queste cose, sacrosante, non le avete dette in faccia a Musolino, sceso dalla sua torre d’Avorio…
Avete mancato un’occasione, non siete meglio dei consiglieri che hanno ascoltato supiniv il comizio del presidente più “figo” del bigonzo..
Prima avete pesato le due parole f poi, senza rompere troppo, un bel comunicato, Anzi due, uno e’ quello della compagnia che dicono vi campa con ADSP,eglio non esagerare nelle critiche, meglio disertare il consiglio e poi un bel comunicato che salva la faccia e non disturba il manovratore
giovanni
Il fumo nero può benissimo essere eliminato costringendo i proprietari delle navi di avviare i diesel di emetgenza mezz’ora prima di entrare in porto.
La fumata nera si vede perchè quando si avvia un grosso diesel a freddo la combustione non è completa e solo dopo che il sistema ha raggiunto la giusta temperatura di esercizio il fumo non si vede più.
E se a livello europeo non si raggiunge l’accordo dell’elettrificazione delle banchine npn si farà nulla perchè la capitaneria di porto dovrebbe obbligare le navi al collegamento altrimenti non si entra: mi sembra impossibile che a breve ci si accordi su tali norme
Max
Ricordiamoci che la tutela dell’ambiente e della salute pubblica è entrata in Costituzione. Non su Topolino. Costoro hanno un dovere costituzionale, ancor prima che morale, e se quest’ultimo non lo avvertono, si ricordino che c’è una Costituzione che parla chiaro: prima ambiente e salute, poi danari. Ma a noi civitavecchiesi pare non interessi altro che i danari, che poi sono perlopiù altrui… Follia doppia!!