I consiglieri di maggioranza sono dei "pupazzi", nel complesso "una banda di cialtroni" che "recita a comando" di un sindaco "ricattabile da tutti". È il commento delle opposizioni a quanto accaduto questa mattina all'aula Pucci, dove il consiglio comunale è di nuovo andato deserto perché la maggioranza ha fatto ancora mancare il numero legale. All'appello in apertura della seduta hanno risposto solamente cinque consiglieri del centro-destra (Cappellani, Fiorentini, De Paolis, Di Marco, Bergodi), ma essendo i presenti solo quattordici i lavori non sono potuti iniziare.
Durissimo ancora una volta il commento delle opposizioni consiliari, che hanno subito convocato una conferenza stampa nel corso della quale hanno duramente stigmatizzato il comportamento dell'amministrazione. "Il sindaco sta cercando di delegittimare in tutti i modi il ruolo del consiglio comunale – ha detto Piendibene (Sinistra Democratica) – per far credere che tutto ciò che si muove in questa città sia riconducibile a lui. Mi chiedo come i colleghi di maggioranza non si allarmino e accettino di recitare a comando del sindaco, quando lui decide ". Per Bonomi del Prc "quanto accaduto questa mattina è il segno della debolezza dell'amministrazione comunale, con un sindaco che dopo avere spaccato i partiti e avere litigato con tutti, perfino con gli enti sovraordinati, non riesce a fare nulla perché è ricattabile da tutti".
Sulla stessa linea anche Gatti (Pd), il quale collega i fatti di oggi all'ennesimo rimpasto di giunta annunciato dal primo cittadino: "Il fatto che Alleanza Nazionale – ha precisato – stamattina fosse presente in conferenza dei capigruppo e poi non si sia presentata in consiglio è un chiaro segnale politico. Mi chiedo solo come fanno i consiglieri di maggioranza a continuare a fare i pupazzi in questo modo". E anche Gaglione ricorda infatti che "non è la prima volta che dopo le riunioni di maggioranza il centro-destra si trova ad avere di questi problemi. Ormai dovrebbero prendere atto che non sono più in condizione di andare avanti – ha precisato – e deporre le armi". Sempre dal Pd Marietta Tidei parla di questa amministrazione comunale come di una "banda di cialtroni che ormai non vanno d'accordo più nemmeno su come spostare un cassonetto. È il fallimento del progetto delle larghe intese – ha aggiunto – di una coalizione che, lungi dal mettere insieme il meglio della città, ha invece messo insieme il peggio che c'era, su interessi particolari, come si vede dalla variante termale tanto attesa perché in maggioranza c'è chi ha interessi urbanistici su questo provvedimento". E poi l'esplosione anche di Roberto Cosimi, il quale ha ricordato che tra i punti all'ordine del giorno c'era la questione dell'amianto che "continua a causare morti in città".