Un indebitamento enorme, accumulato in soli sette mesi, dal Comune di Civitavecchia. La denuncia arriva dall’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza, Pietro Tidei che parla di anticipazioni di cassa che hanno raggiunto i 21 milioni di euro, che avranno costi esorbitanti per le casse di Palazzo del Pincio nel 2015 e negli anni a venire. Tidei sottolinea che un buon amministratore dovrebbe programmare, progettare, ottenere finanziamenti e poi spendere, mentre con la gestione a 5 Stelle sta avvenendo il contrario, visto che ci si indebita con la banca, si spendono soldi e tra poco non si saprà dove prenderli perché non si è progettato e programmato.
L’ex sindaco sottolinea che per quanto attiene le entrate, si è passati dagli 82 milioni di euro del 2013 agli attuali 66 milioni, che significa 16 milioni in meno da destinare ai cittadini. “Ciò – incalza – è determinato dalla assoluta incapacità di attivare risorse da Regione e Governo (si è passati dai 14,5 milioni di Tidei ai 3,7 di Cozzolino) e di attirare entrate extratributarie (da 23,3 milioni di Tidei agli 11,3 di Cozzolino). Per Tidei, dati allamano, la vecchia giunta aveva reperito 38 milioni con programmi e progetti, mentre l’attuale ne ha reperiti 15. “Questa – conclude – è la differenza tra preparazione, esperienza, abilità da una parte, e cialtroneria, incompetenza ed impreparazione dall’altra, con i Cinque Stelle che non hanno potuto far altro che indebitarsi e aumentare le tasse a carico dei civitavecchiesi, sia cittadini che imprese, massacrati con una pressione divenuta ormai insostenibile”.