Nella tormentata storia degli ultimi venti anni del porto di Civitavecchia vi sono dei buchi neri, delle situazioni che proprio non si riesce a definire, che pur guardandole attraverso la lente di ingrandimento non riescono mai a delineare i loro contorni. Una di queste è sicuramente il cantiere ex Privilege alla Mattonara, ma quella forse maggiormente sentita all’interno del comparto riguarda il terminal container. Ce ne siamo occupati più volte, fino a qualche anno fa in assoluta solitudine.
Poi, nel corso degli ultimi mesi, lo scarso rendimento di quell’area e di quelle banchine assegnate oltre quindici anni fa alla Roma Terminal Container è diventato uno degli argomenti di riferimento di quanti hanno, strumentalmente o meno, interesse al decollo dei traffici commerciali del porto. Ebbene, la vicenda del Terminal Container di Civitavecchia si arricchisce adesso di un nuovo mistero, come se non bastassero quelli che ne hanno fatto il “cenerentolo” del settore in Italia nonostante che nella convenzione quarantennale stipulata nel 2006 venisse previsto che nell’arco di un anno si sarebbe arrivati alla movimentazione di 200.000 teu annui. Come tutti sanno, a distanza di oltre due lustri si è invece arrivati a malapena a superare i 100.000 teu all’anno. Ma quello che fa riflettere è altro. E’ che mentre a Civitavecchia il traffico langue, con contenitori in arrivo più vuoti che pieni, a Livorno, a meno di 200 chilometri via mare, il traffico invece tiene. Nonostante il covid, infatti, nel 2020 il porto labronico ha visto diminuire i teu movimentati in uno dei suoi due terminal, mentre li ha visti crescere nell’altro. E il mistero sapete dov’è? E’ nel fatto che a gestire il terminal livornese nel quale il traffico dei contenitori è andato relativamente bene è la stessa grande società che ha in gestione le banchine nel porto di Civitavecchia. E sarebbe davvero interessante sapere per quale ragione emerge questo paradossale contrasto. Magari, avendo un quadro reale del perché Civitavecchia risulta tuttora marginale rispetto a quella importantissima tipologia di traffico, si saprebbe anche come e dove intervenire. O no?