Ultimo giorno, domani, per il pagamento della seconda rata della Tari, la nuova tassa sui rifiuti. In verità la scadenza sarebbe fissata per il 31 agosto, ma essendo il 31 agosto domenica e il 30 sabato è inevitabile che la scadenza vada a coincidere automaticamente con la giornata di domani. Da qualche parte si attendeva una comunicazione ufficiale da parte del Comune, che magari consentisse di far slittare il pagamento a lunedì, ma, al momento, da Palazzo del Pincio non è pervenuta alcuna nota.
Come, in verità, nulla è pervenuto riguardo il problema manifestatosi per l’invio dei bollettini, ricevuti da molti civitavecchiesi solo nei giorni scorsi, quando la prima rata del 31 luglio era scaduta da un pezzo. Da qualche parte veniva data per certa una proroga, magari annunciata tramite un documento ufficiale, invece non c’è stato nulla. Lo stesso assessore al bilancio, Florinda Tuoro, da noi interpellata i giorni scorsi, aveva escluso qualsiasi possibilità di proroga ufficiale. Tutto resta quindi fissato al comunicato stampa che il Comune ha emanato lo scorso 11 agosto, quando riferiva che alla data del 31 luglio i bollettini erano stati tutti regolarmente inviati alle Poste, si confermava la scadenza della prima rata al 31 luglio e si sosteneva testualmente che “non si procederà all’applicazione della sanzione per lieve tardività non imputabile al cittadino”. Il problema, come abbiamo avuto già modo di spiegare in un precedente servizio, è che il concetto di lieve tardività non è facilmente quantificabile. Non si capisce, in sostanza, se la lieve tardività possono essere tre giorni, oppure sette, o ancora dieci o quindici, non essendo specificato. Ma c’è di più: tutti i bollettini pervenuti agli utenti, sia privati cittadini che società, non portano impresso sulla busta né il timbro di partenza, né quello di arrivo. Nessuno, quindi, potrà mai dimostrare di aver ricevuto in ritardo la bolletta. Ecco perché nei giorni scorsi era stata avanzata la proposta di far slittare i pagamenti delle due rate di un mese, al 31 agosto la prima rata e al 30 settembre la seconda. Una proposta che, però, è caduta nel vuoto.