“Non è necessario che l’omicidio stradale venga introdotto come nuovo tipo di reato nel Codice Penale”. Questo quanto dichiarato dagli avvocati Antonio Carlevaro, presidente dell’associazione di Avvocatura Indipendente per la Giustizia, e Paolo Mastrandrea, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia. L’argomento è stato al centro del convegno dal titolo “Omicidio e lesioni per violazione di norme sulla circolazione stradale, reato doloso o colposo? Evoluzione della giurisprudenza e prospettive normative”, svoltosi ieri pomeriggio, a partire dalle 16.30, alla sala convegni dell’Autorità Portuale. VIDEO
“Ho pensato di organizzare questo convegno – spiega Carlevaro – perchè è un argomento di cui si parla tanto. Oggi, purtroppo, non c’è un programma televisivo in cui non venga menzionato un incidente stradale, o una persona fuggita dopo aver investito qualcuno. Questo ha creato un movimento d’opinione in cui si parla di creare, come nuovo tipo di reato, l’omicidio stradale. Credo che anche alla Camera ci sia un progetto di legge a riguardo. Per quanto riguarda il mio pensiero in merito, ritengo che non sia necessario creare un nuovo reato. Il nostro Codice è già pieno di articoli e di comportamenti umani che potrebbero poi sfociare in reato. Ritengo che si possa benissimo, per questo tipo di condotta, applicare il reato di omicidio colposo, magari inasprito da aggravanti come, ad esempio, l’omissione di soccorso”.
“In giurisprudenza – spiega Mastrandrea – sono stati recentemente analizzati dei casi in cui un incidente stradale può essere considerato doloso. Ad esempio, nel caso in cui la responsabilità del conducente sia quella di aver guidato sotto l’effetto di alcool o dopo aver abusato di sostanze stupefacenti. Mettersi al volante in queste condizioni significa accettare consapevolmente quelle che potrebbero essere eventualmente le conseguenze. Non c’è necessità di avere, nel nostro Codice Penale, altre figure di reato”.