“Il programma a sostegno del candidato a Sindaco Pietro Tidei affronta con un respiro ampio tutte le più importanti questioni che la nostra comunità ha di fronte”. Inizia così una nota firmata da Stefano Costantini e Jenny Crisostomi, candidati al consiglio comunale lista Pd.
“Per quanto ci riguarda – dichiarano Costantini e Crisostomi – abbiamo deciso che il terreno sul quale dare il nostro contributo e lanciare la nostra sfida è il lavoro. Quello che non c’è, ma anche quello che, caratterizzato da estrema precarietà, non offre un futuro sereno alle giovani generazioni e non permette una vita dignitosa. Pensiamo che, pur con i limiti oggettivi che ha l’amministrazione di un Comune, dovremo caratterizzare la nostra opera nella direzione di creare nuove opportunità di lavoro; sostenere ed orientare tutti coloro che il lavoro hanno perso; aiutare la stabilizzazione di tutte le forme varie e diffuse di precariato. In primo luogo sarà nostro preciso impegno aiutare il diffondersi di una cultura di progetto, programmazione e condivisione. Cioè, in sostanza, la futura Amministrazione, sul tema del lavoro, non dovrà navigare a vista. Non dovrà commettere l’errore di non disporre di una precisa visione strategica dello sviluppo. Si dovranno realizzare, entro un quadro di riferimento preciso, accordi e convenzioni con i produttori di energia, ma più in generale con i grandi utilizzatori del nostro territorio (compagnie armatoriali, operatori turistici e commerciali, operatori del trasporto e della logistica ecc. ecc.) tesi a produrre nuove e vantaggiose opportunità di occupazione e di sviluppo. Pensiamo di godere di una posizione di forte vantaggio determinata dalla geografia e dalla storia. Si possono realizzare progetti, condivisi, anche con le parti sociali, che costruiscano le migliori condizioni per: nuovi e più avanzati rapporti con i produttori di energia; convenzione con il Porto ed accordi con gli operatori portuali e marittimi; impegno verso l’affermazione di una economia turistica e commerciale; recupero e valorizzazione di un ritorno ad attività nei settori primari: pesca ed agricoltura (progetti di pesca-turismo, pescicoltura, agricoltura biologica, orti urbani ecc. ecc.); rete di formazione professionale, in rapporto anche con le istituzioni scolastiche, rivolta ai giovani ma anche a lavoratori meno giovani disponibili ad acquisire competenze o riconvertire le proprie. Accanto a queste iniziative attive per creare lavoro dovremo istituire un Centro per l’Occupazione, presso l’assessorato competente, che dovrà coordinare la progettualità territoriale; rendere permanente il confronto con le parti sociali; orientare i giovani verso percorsi formativi, fornendo le migliori informazioni per aiutare il non sempre agevole incontro tra domanda e offerta di lavoro; costituire inoltre un punto di riferimento istituzionale per una battaglia contro il lavoro nero, lo sfruttamento e il precariato. Una economia sana e florida si costruisce sul rispetto delle leggi e delle regole e non viceversa”.