L’ennesimo incontro interlocutorio, l’ennesimo rinvio di una soluzione che sembra difficile da trovare. Ciononostante si mantengono toni concilianti e né la dirigenza della S.e.port, né le organizzazioni sindacali di categoria che stanno seguendo la vertenza aperta da giorni, sembrano avere intenzione di lasciarsi andare a dichiarazioni che possano compromettere il tavolo di trattativa sulla crisi aziendale, che potrebbe portare a una riduzione del personale.
Tavolo che si è tornato a riunire ieri pomeriggio e che è andato avanti fino a sera. Al termine la nota stampa diramata questa mattina, firmata sia dalla società che dai rappresentati di Cgil Funzione Pubblica, Fit Cisl e Uil Trasporti. “Le organizzazioni sindacali – si legge nel testo – dando la disponibilità a ragionare su soluzioni alternative, sono pronte a discutere un progetto di riorganizzazione aziendale che salvaguardi l’intera società e ne rilanci l’attività nell’ambito portuale. Pertanto le parti – conclude la nota – decidono di riaggiornare la trattativa ai prossimi giorni”. Quali siano i termini del confronto, tuttavia, non è ancora chiaro, specie perché, come riferito sempre nel comunicato stampa, i sindacati hanno di nuovo ribadito la loro “contrarietà al ricorso alla cassa integrazione per affrontare la riorganizzazione aziendale” anche se “al tempo stesso – proseguono – apprezzano la volontà della proprietà di avviare un percorso che attraverso un progetto di investimenti rilanci l’attività della S.e.port”. Nel comunicato stampa sindacati e azienda hanno sottolineato anche “la necessità di affrontare le problematiche esclusivamente al tavolo di confronto aziendale, al fine di evitare ogni tipo di strumentalizzazione, anche a mezzo stampa, come avvenuto negli ultimi tempi”.