“Negli anni la stampa e la letteratura hanno conosciuto e menzionato spessissimo la figura del ‘tombarolo’, presente e attiva, purtroppo, anche nel nostro territorio. Ma chi sono veramente i tombaroli, e come funziona il sistema dei furti d’arte? Sono domande a cui risponderà uno dei massimi esperti in materia, Fabio Isman, che tornerà nuovamente a Cerveteri per condividere le proprie ricerche”. Con queste parole Lorenzo Croci, Assessore al turismo e al marketing del territorio del Comune di Cerveteri ha annunciato la conferenza dal titolo “La Grande Razzia e tutti i suoi misteri” che si terrà a Cerveteri, presso la Sala Ruspoli di P.za Santa Maria, sabato 7 febbraio 2015, alle ore 18.00.
“Il dott. Isman, un punto di riferimento del giornalismo nell’ambito dell’arte e della cultura – ha aggiunto l’Assessore Croci – è stato uno dei relatori nella conferenza di presentazione del ritorno del Cratere di Eufronio a Cerveteri, lo scorso dicembre. Ed è proprio dalle opere di Eufronio, che ripartiremo per scoprire qual è l’inestimabile patrimonio che dei banditi senza scrupoli hanno, forse per sempre, portato via da Cerveteri e celato agli occhi del pubblico”.
“Oltre al Cratere e alla Kylix di Eufronio – ha dichiarato Fabio Isman – ora finalmente tornati a Cerveteri, ci sono un milione e mezzo di antichità scavate clandestinamente in tutta Italia, e immesse illegalmente sul mercato delle opere d’arte dal 1970 in poi. Un giro che coinvolge circa 10.000 persone. Ci sono mille enigmi che si nascondono dietro a queste operazioni: proveremo a fare un po’ di luce su un argomento non ancora del tutto esplorato”.
Fabio Isman è un giornalista di chiara fama, attivo dal 1964. Dopo essersi occupato per decenni di politica, scandali politici, processi e terrorismo, ed aver seguito importanti eventi in Italia e all’estero, due guerre in Medio Oriente, e l’elezione di due papi, da trenta anni scrive soprattutto di arte e cultura, in Italia e all’estero. Da diversi anni si interessa con particolare attenzione al tema del saccheggio dei siti archeologici italiani. Tra le numerosi pubblicazioni, nel 2009 ha scritto il libro “I predatori dell’arte perduta”.