Il record italiano, e ovviamente anche del porto di Civitavecchia, di tre milioni di crocieristi sbarcati al porto di Civitavecchia. È il risultato che è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, oltre al presidente dell’Autorità Portuale Pino Musolino, il sindaco Ernesto Tedesco e il direttore generale di Roma Cruise Terminal, John Portelli, i viceministri delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi e Galeazzo Bignami, oltre a Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e gli assessori regionali Rinaldi e Ciacciarelli.
Ad aprire l’incontro, che si è tenuto nella sala conferenze dell’Authority, è stato il padrone di casa, il presidente dell’Adsp Pino Musolino. “Abbiamo esponenti del Governo, della Regione, del comune e dell’Autorità Portuale – ha affermato Musolino – a testimoniare un record assoluto ottenuto dal nostro scalo. Siamo passati dai 2.700.000 dello scorso anno agli oltre 3.000.000 di quest’anno, con un incremento di almeno 300.000 unità, destinato ad aumentare negli ultimi due mesi dell’anno. Sembra ormai lontano il periodo del Covid-19, con le difficoltà collegate che abbiamo brillantemente superato. È un risultato di tutti, che si ottiene solamente con un grande lavoro di squadra. Un record storico per noi, per la Regione Lazio ma anche per il nostro Paese. Non ci fermiamo, vogliamo crescere ancora”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal viceministro Edoardo Rixi, che ha spiegato la necessità di adeguare le infrastrutture del territorio necessarie a sostenere questi numeri. Non bisogna fermarsi e continuare a migliorare, col supporto delle infrastrutture e degli investimenti che lo Stato metterà in campo. Ci sono altre sfide da vincere, la prima è il Giubileo 2025. Serve un lavoro di squadra, che superi le divergenze politiche. Perché solo insieme il nostro Paese può migliorare”.
Ad elencare i numeri è stato John Portelli di Roma Cruise Terminal, che ha tenuto a specificare come dal 2007 al 2023 sono approdati in tutto a Civitavecchia ben 38 milioni di crocieristi. Dei tre milioni del 2023, il 47% è in turn around, ovvero con la nostra città che ha è stato porto di imbarco o sbarco. E quindi con tutte le ricadute positive di turisti che hanno pernottato, mangiato e speso a Civitavecchia, aspetto quello del turnaround sottolineato anche dal viceministro Bignami.
“Il porto di Civitavecchia ha una vocazione crocieristica – ha spiegato Portelli – e questi risultati sono la conferma di tutto questo. Il nostro scalo è un hub mondiale in ambito crocieristico, se si considera che per ogni crociera lavorano 300 persone. C’è un grosso impatto nella città, in termini di ricaduta economica e quindi questo è un risultato di tutti. Lavoriamo al terminal Bramante, i cui lavori puntiamo a far partire a febbraio 2024”.
A seguire gli interventi della vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, che ha annunciato la vicinanza della Regione allo scalo di Civitavecchia, e degli assessori regionali Rinaldi e Ciacciarelli.
3 Comments
Rufus TerraNera
Si parla di grandi infrastrutture a supporto del crocerismo e zero fatti sullo scandaloso comportamento di rtc e il sottoutilizzo, mirato, del terminal container, ancora il nulla sulla zls, il nulla sulla vicenda fiumaretta.
Sul completamento della Orte-Civitavecchia non ci crede più nessuno ma sono sicurissimo che a fine 2024 e cioè poco prima del giubileo sarà completato l’approdo croceristico di Fiumicino.
Chiacchere contro fatti
Fermo restando che quando chiuderanno le centrali senza niente in loro sostituzione saremo la città laziale col più alto numero di disoccupati e inoccupati.
Il crocerismo, per sua natura stagionale, non basta.
dante
ma no,tranquillo rufus,ci passeranno tutti sotto CSP!
vedrai le promesse ,in campagna elettorale!!!!!!
Deborah
Croceristi da record. Che vergogna presentare una città del genere! Degrado, squallida, zozza! Girano i pullman “Civitavecchia tour” per vedere che cosa????