“Riguardo al problema di grave crisi economia ed occupazionale registrata nella centrale termoelettrica di Montalto di Castro e relativamente al problema energetico/ambientale/occupazionale di Civitavecchia siamo estremamente preoccupati”. Inizia così una lunga e dura nota firmata dalla Cisal Federenergia.
“Enel Produzione, più volte sollecitata da Cisal Federenergia – Carlo Rossi della segretaria nazionale del sindacato – non ha un piano industriale per la centrale Di Montalto di Castro e sta lasciando “morire” la centrale termoelettrica; i lavoratori dell’Enel di Montalto Di Castro ne stanno pagando le conseguenze perché senza futuro e con una situazione di disagio continua, senza nessuna regola certa. Le ditte dei servizi/appalti del viterbese vedono continuamente diminuire gli importi annui dei servi/ordini/appalti, nel frattempo le istituzioni regionali, provinciali, comunali non intervengono! Ricordiamo che la centrale nucleare di Montalto di Castro costò 10.000 miliardi del vecchio conio e poi altri migliaia per la centrale termoelettrica, oggi destinata alla chiusura; è un fatto gravissimo, i soldi dei contribuenti vanno al macero per investimenti sbagliati, chi paga? dov’è l’Enel, il Ministero dell’Industria ed il Governo? A Civitavecchia c’è una densità di potenza (Mw/Kmq) elevatissima mai registrata sul globo, sia a livello globale sia a livello di carbone; non crediamo minimamente alle rassicurazioni del nuovo capo centrale di Torrevaldaliga Nord sulla nube che sosta sulla città che a suo dire sarebbe vapor acqueo ma la verità è che all’interno della nube ci sono gli inquinanti in quota che ricadono sulla città. Data la densità di potenza elevatissima va evitato assolutamente di bruciare CDR nelle centrali termoelettriche o installare termocombustori. Invitiamo l’Amministrazione comunale di Civitavecchia a stipulare una convenzione con la Società Tirrenopower, sono passati più di 11 anni dalla privatizzazione imposta dal decreto D’Alema del 1999 e ancora siamo senza convenzione, come mai? Riguardo ad Enel, pur riconoscendo gli sforzi fatti negli ultimi incontri ed accordi (nuova struttura e assunzioni), a ns. avviso, bisogna procedere a: realizzare un impianto pilota per la cattura dell’anidride carbonica a Torrevaldaliga Nord; come mai a Brindisi l’impianto-pilota e a Porto Tolle quello in scala? metanizzare la centrale di Torrevaldaliga Nord affinché diventi policombustibile a tutti gli effetti e si faccia un piano d’esercizio in accordo con il Comune di Civitavecchia e i Comuni limitrofi; costituire un grande call center a Civitavecchia con centinaia di nuovi occupati (ci domandiamo: come mai i call center sono situati laddove non si produce neanche un Kwh?); spostare la ricerca e sviluppo ed altre Direzioni Enel, tipo la direzione Enel Produzione dei Servizi di Manutenzione a Civitavecchia (dove già operano dei tecnici di alto profilo); piantumare urgentemente il bosco previsto dall’accordo Comune – Enel laddove è previsto o altrove (a questa soluzione siamo più favorevoli); realizzare il porticciolo per diportisti, come previsto nel progetto originario di Enel; risolvere il problema annoso dei lavoratori di Enel Servizi di Fiumaretta, “compressi” in uno stanzone; Formare urgentemente il gruppo di lavoro sulla sicurezza a Torrevaldaliga Nord come da noi richiesto per mezzo di nuove assunzioni di ingegneri della sicurezza; assumere personale locale per la programmazione Enel di Torrevaldaliga Nord invece di ricorrere a personale Enel trasfertista di altre regioni italiane che già opera da tempo a Torrevaldaliga Nord, fra l’altro in condizioni di lavoro precarie (in containers!). Invitiamo il Comune di Civitavecchia, Autorità portuale, Tirrenopower e Enel a stipulare un accordo al fine di riconvertire i loro impianti di illuminazione esterna, industriali e civili; stanziare un importo straordinario per l’installazione dei riduttori di flusso luminoso (a Civitavecchia e nel comprensorio) atti a servire gli impianti di illuminazione pubblica per ridurre l’inquinamento luminoso e la dispersione energetica del territorio. Concludiamo questa nota affermando che siamo insoddisfatti sul modo di procedere di Enel Produzione sulle nuove assunzioni della centrale di Torrevaldaliga Nord, in particolare sugli scarni dati forniti ai sindacati ed ancor di più sul metodo di selezione”.