Tra il 2006 e il 2010, i vertici amministrativi dell’Autorità Portuale hanno completamente omesso di controllare se i dati autocertificati dalle imprese per pagare i tributi collegati alle merci imbarcate o sbarcate coincidessero con quelli trasmessi alla Dogana. La denuncia arriva dall’ex consigliere del Pd, Stefano Giannini, per il quale si sarebbero di fatto favorito le imprese private a scapito dell’Ente pubblico.
Giannini parla di gravissima irregolarità, trasmessa dalla Ragioneria dello Stato al Ministero dei Trasporti, che non sarebbe però stata trasmessa alla Corte dei Conti per la contestazione dell’enorme danno erariale causato dai dirigenti amministrativi dell’Authority. Per l’ex consigliere comunale del Pd, che aveva già denunciato presunte gravissime irregolarità sulle assunzioni e sulla gestione del personale dell’Autorità Portuale, ci si trova di fronte ad altri danni per milioni di euro, causati alla collettività dai cosiddetti “grandi manager”. “Sarebbe gradita – conclude Giannini – non tanto al sottoscritto quanto alla città, una risposta da parte dell’allora Dirigente ed attauale Presidente, Pasqualino Monti, in merito a questa vicenda”.