Un intervento prezioso, non solo per la chiesa della Stella ed i suoi frequentatori ma anche per l’intera città. Il restauro delle due tele dipinte e dell’organo liturgico ha infatti permesso di recuperare opere importanti ed anche di identificare uno dei personaggi dipinti. Si tratta di San Bonaventura, fondatore dell’Arciconfraternita del Gonfalone.
“Queste opere – afferma il priore Gianni De Paolis – servivano per rendere più preziosa la chiesa della Stella e soprattutto per mantenerle. Parliamo di una tela del XVI secolo, attribuita alla scuola del Pinturicchio e simile ad una che si trova a Santa Maria del Popolo a Roma, e di un’altra, secondi i critici più preziosa, che risale al XVII secolo ma l’artista è ignoto. Grazie al restauro, nella prima è riaffiorato il paesaggio alle spalle dei soggetti in primo piano e nella seconda abbiamo avuto la conferma di una teoria. Tra i personaggi raffigurati pensavamo ci fosse San Bonaventura, fondatore dell’Arciconfraternita, e ora possiamo dirlo con certezza perché sono stati riportati alla luce dei drappeggi su cui c’è il galero cardinalizio e San Bonaventura era cardinale. Le tele sono state restaurate grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, che è intervenuta anche per l’organo. Parliamo di uno strumento installato alla fine degli Anni ’60 perché quello precedente era stato danneggiato dalla guerra. Purtroppo con i lavori si è poi rovinato e così abbiamo deciso di intervenire. Abbiamo fatto una sottoscrizione e alcune canne dell’organo sono state intestate ai defunti, i cui nomi sono riportati su una lapide. È uno strumento completamente recuperato – conclude De Paolis – tant’è che organizzeremo dei concerti, ovviamente di musica sacra”.