Alessandro D’Amico ha messo fine al discorso che riguarda la sua incompatibilità come consigliere comunale. Così come deliberato nell’ultima assise cittadina, l’esponente della Lega ha restituito gli oltre 15.000 euro che il Comune gli aveva riconosciuto in seguito alla vittoria in appello in relazione ad un causa che va avanti da 11 anni, quando D’Amico era Vigile Urbano, ma per la quale Palazzo del Pincio ha presentato ricorso in Cassazione.
“La scorsa settimana ho sostanzialmente ridato i soldi al Comune che mi aveva anticipato – spiega D’Amico – quindi non ho dovuto togliere nulla di tasca mia, essendo soldi che avevo messo da parte per il discorso della causa. Ho quindi cancellato i motivi della lite ed ho preferito rimanere in consiglio comunale, perché il lavoro che ho portato avanti negli ultimi due anni con la Lega, ma più in generale l’attività politica sul territorio di un decennio, non può essere messo in discussione da una causa che ricordo dura da 11 anni. Sulla cifra, a furia di parlare di questa vicenda a breve sarebbero diventata di 100.000. In realtà sono poco più di 15.000, comprensiva delle parcelle degli avvocati di due gradi di giudizio. È stucchevole parlare di cifre, anche perché non è una cosa che riguarda soltanto me, ma anche altri lavoratori. La compattezza l’amministrazione comunale ce l’ha a prescindere da me, ma sicuramente abbiamo pensato con la maggioranza alla mia situazione, in modo che la stessa non avesse potuto comportare eventuali problematiche. La questione si è conclusa ampiamente nei tempi, nello specifico mercoledì della scorsa settimana. Adesso mi metto all’opera come consigliere comunale, per dare il mio contributo alla causa dell’amministrazione comunale, che intanto sta risolvendo una serie di emergenze, dando piccole e grandi risposte”.