È stato presentato questo pomeriggio il nuovo lavoro intellettuale del professor Luciano Pranzetti. “Dante-Virgilio, corrispondenze stilistiche” è il titolo del volume edito da Centro Incontri Culturali e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Con questa opera, che verrà distribuita negli istituti superiori e nella biblioteca comunale, l’autore intende continuare il discorso tra la lingua italiana e la lingua latina, che con l’avvento dei forestierismi sembra essersi interrotto.
Dopo la traduzione delle Bucoliche virigliane in verso endecasillabo, Luciano Pranzetti torna a porre l’occhio sui rimandi stilistici tra la letteratura classica e le produzioni letterarie che hanno contribuito alla costituzione della lingua italiana. Nello specifico il libro tratterà appunto tutte le corrispondenze che si possono rintracciare nella Divina Commedia e nell’Eneide, dalla quale lo stesso Dante dichiara di aver preso interessanti spunti. Pranzetti allarga, durante le pagine del volume, la lente d’indagine proiettando i rimandi letterari anche ad altre opere del Virgilio, di cui le più conosciute le Bucoliche, le Georgiche, le Elegie a Mecenate e l’Educazione dell’uomo saggio. Alla base dello studio dell’autore si rintraccia il concetto espresso da Mario Praz sul plagio letterario nel suo libro “La morte, la carne e il diavolo nella letteratura romantica”, ovvero l’impossibilità di elaborare una nuova opera senza che essa abbia al suo interno corrispondenze con la letteratura precedente. Naturalmente questo concetto del Praz ben si presta alla cultura medievale di cui Dante è uno dei più fortunati esponenti.