A neanche 100 metri dalla manifestazione in Piazza Fratti contro la legge sulla cosiddetta omotransfobia, a Piazzale degli Eroi è andata in scena un altro sit in, questa volta in favore del disegno di legge promosso dal deputato del Pd Alessandro Zan. Tanti esponenti politici e semplici cittadini hanno preso parte alla manifestazione “Contro l’omofobia, la transfobia e la misoginia”.
“È una legge che si attendeva da 25 anni – spiegano gli organizzatori – contro i discorsi e i crimini d’odio contro le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans e, in questo disegno, si include anche l’odio contro le donne, cioè la misoginia. Il testo punisce ogni forma di istigazione al compimento di atti discriminatori e violenti per motivi legati a sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. Una legge quindi, questa che se venisse approvata, servirebbe a contrastare odio, violenze e discriminazioni per motivi di genere. Tutti i generi. C’è una spirale di violenza da fermare, le persone non possono essere aggredite o discriminate per ciò che sono e per chi amano. Una risposta alla speranza di una grande parte della società di veder riconosciuti diritti che si attendono da quasi 30 anni, e di rendere questo Paese un luogo più giusto, più sicuro e più libero per tutte e per tutti”.
“Ieri – scrivono da Potere al Popolo – un drappello veramente esiguo di estremisti omofobi ha rivendicato in piazza Fratti l’assurdo diritto a discriminare, insultare, giudicare, denigrare chi vive liberamente il proprio orientamento sessuale ed i propri affetti.
Purtroppo ci risulta che tra questi quattro gatti ci fossero anche alcuni consiglieri comunali e, pare, anche alcuni illustri dirigenti di società riconducibili al Comune di Civitavecchia. Se la cosa fosse confermata e se non ci fosse un’immediata presa di distanza da parte del Sindaco – che ha giustamente disertato questa carnevalata -, il fatto sarebbe ancora più grave.
Infatti, mentre Civitavecchia sprofonda in una crisi occupazionale spaventosa, mentre decine di giovani lasciano la città in cerca di reddito, mentre la cassa integrazione registra ritardi inimmaginabili lasciando tantissime famiglie senza un soldo, mentre precariato, sfruttamento e lavoro nero dilagano ovunque, chi dovrebbe amministrarci va a perdere tempo in piazza per legittimare conventicole integraliste e bigotte.
Di fronte alla gravità di comportamenti così inconsulti ed indecorosi, non possiamo di certo rimanere silenti. È per questo che chiediamo le dimissioni immediate dei consiglieri comunali presenti ieri in piazza Fratti e le scuse dell’intera maggioranza.
Il diritto di discriminare non esiste. Civitavecchia ha bisogno di amministratori capaci e disponibili, non di politici improvvisati che giocano al Ku Klux Klan”.