“I fatti e i progetti concreti per il futuro. Questo è il Programma presentato da Nicola Zingaretti per i prossimi 5 anni di Governo: 150 pagine e 8 punti cardine per raccontare quello che vogliamo fare per rendere più giusta la Regione”. È quanto dichiara Gino De Paolis, candidato al consiglio regionale con la lista Zingaretti presidente.
“Da dove siamo partiti nel 2013 è ormai noto – afferma De Paolis – una Regione dichiarata tecnicamente fallita dalla Corte dei Conti e moralmente distrutta dagli scandali di chi ci avevano preceduto. E’stato fatto un gran lavoro di risanamento, con i piedi per terra e con senso di responsabilità, tagliando gli sprechi, razionalizzando e centralizzando le spese. Forti dei risultati di questo indirizzo di risanamento finanziario, il nostro obiettivo è una progressiva riduzione del carico fiscale. Non è un impegno che nasce oggi. Lo abbiamo già preso e rispettato in questi anni con l’abolizione dell’extraticket e l’esenzione dall’addizionale IRPEF per le fasce più deboli. Oggi possiamo guardare al futuro con molta più fiducia e con molta più fondata consapevolezza delle nostre possibilità. Ecco quindi che il programma per il futuro del Lazio, presentato questa mattina da Zingaretti, al quale abbiamo collaborato con determinazione, si poggia sugli assi fondamentali di un territorio che vuole stare al mondo, con la forza di una comunità più coesa, più equilibrata. Più attenzione ai territori quindi e gambe per la realizzazione dei Patti per lo sviluppo, come quello che per il nostro comprensorio è già stato firmato a fine 2017, tra Unindustria e Organizzazioni sindacali.
Il Lavoro certamente, al primo posto. Una ripresa economica che accompagna le occasioni di occupazione per i tanti ancora in difficoltà dal punto di vista del reddito è possibile oggi, grazie ad un tessuto produttivo che ha cominciato a risollevarsi. In questi 5 anni si è investito sull’innovazione e sulla formazione per connettere la conoscenza e il mondo del lavoro. Ma anche sulle idee e quindi sulle start up d’impresa, soprattutto giovanile e femminile, e sugli strumenti per connettere domanda e offerta, come Porta futuro. Oggi raccogliamo i frutti di quell’investimento e rilanciamo.
Si tratta di lavoro ma anche di ambiente perché oggi siamo nelle condizioni di programmare, valorizzando le risorse più significative che abbiamo: dal Porto di Civitavecchia alla decarbonizzazione entro il 2025 della Centrale Enel (espressamente citate nel programma), dalla messa a sistema delle risorse turistiche esistenti, come il Polo termale, tra i più importanti d’Europa e troppo poco conosciuto, e le aree archeologiche, fino al riconoscimento di Civitavecchia come Sito di interesse nazionale (SIN), con particolare riferimento al Comprensorio Santa Lucia, (anche questo espressamente dichiarato nel programma). Così si può davvero far cambiare passo al territorio e al Lazio tutto.
La Sanità come diritto per ogni cittadino. I pronto soccorso quindi e le liste di attesa, che lo stesso Zingaretti ha messo nel mirino. Se è vero infatti che l’uscita dal Commissariamento è un fatto importantissimo che garantirà maggiore margine di manovra per fare scelte politiche su questo aspetto, ora che sono state poste le basi, occorre proseguire con forza nella direzione intrapresa per giungere sempre di più ad investire nella Prevenzione e negli stili di vita sani. Accanto a questo c’è la stabilizzazione dei tanti precari della sanità, ormai già in corso e che proseguirà nei prossimi anni, e l’assunzione di nuovo personale medico. Il diritto alla salute si garantisce così, con fatti concreti e con programmazione per il futuro. Mia cura sarà rafforzare i presidi del nostro territorio, dall’Ospedale San Paolo, all’Hospice oncologico.
Vogliamo insomma andare avanti per una Regione che ha cominciato a risentirsi comunità, che vuole includere e rafforzarsi, puntando sulle proprie risorse più fresche: la formazione, la scuola, la conoscenza, ma anche la valorizzazione delle peculiarità dei territori e dei piccoli comuni a cui riserveremo una delega in Giunta. E poi i trasporti perché proseguire ad investire sulle infrastrutture significa dare gambe ad una idea di Regione moderna ed in grado di competere con il resto del mondo. Il riferimento alla Orte-Civitavecchia fatto nel programma è stato quindi un fatto importante che ci consegna un valore aggiunto, per completare la strada e riattivare la ferrovia, così come lo è il riferimento al collegamento, che abbiamo più volte sostenuto, tra il Porto di Civitavecchia e l’Aeroporto di Fiumicino. Il mio impegno sarà anche quello di realizzare la metropolitana leggera che unisce Roma e Civitavecchia.
Zingaretti ha voluto inoltre porre l’accento sull’esigenza di continuare a credere ed investire nella ricerca e nei tanti poli universitari che abbiamo rafforzato o creato in questi anni, in un ottica di internazionalizzazione del Lazio. Anche su questo sono convinto che Civitavecchia possa rappresentare, insieme a Ostia, un punto nevralgico per la ricerca e l’economia del mare.
Usciamo dalle secche quindi a testa alta, con un lavoro di cinque anni che ha trasformato la Regione. Dobbiamo finire il lavoro iniziato, con la coesione di una squadra che è un modello per il resto del Paese. Tutto questo ovviamente se i cittadini del Lazio giudicheranno positivo il nostro operato e vorranno darci fiducia”.