“Non c’è stato quindi nessun silenzio assenso da parte dell’amministrazione provinciale, ancora in attesa di ricevere la documentazione integrativa richiesta e nonostante ciò la procedura di abbattimento dei pini è iniziata senza l’autorizzazione della Provincia”. A sostenerlo è il capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, Gino De Paolis, che ripercorre l’intero iter amministrativo della vicenda, iniziata quando il 13 maggio scorso a Palazzo Valentini è pervenuta la richiesta da parte dell’Arsial per poter abbattere gli alberi malati.
De Paolis ricorda che durante l’iter procedurale la Provincia ha comunicato il 6 giugno con nota dell’Ufficio Geologico che la documentazione presentata risultava carente, precisando che i termini per la conclusione del procedimento sarebbero stati sospesi fino alla presentazione degli atti integrativi richiesti. “La pratica – aggiunge De Paolis – è quindi attualmente sospesa e i 60 giorni ancora non sono decorsi”.
Il capogruppo di SEL alla Provincia sottolinea anche che il 9 giugno il Servizio Geologico della Provincia inviato all’Arsial una nuova lettera, mandata per conoscenza anche alla Procura, in cui si afferma che il taglio dei pini, intrapreso in assenza di un pronunciamento, ha riguardato un numero di piante ben superiore a quello indicato dalla Regione, comunicando inoltre che qualora l’Arsial volesse procedere al completamento degli interventi dovrà essere inoltrata una nuova richiesta con relativo progetto nel quale siano indicati gli ettari residui non ancora sottoposti ad intervento forestale ed il numero di piante sulle quali si dovrà intervenire, nonché una proposta di ripiantumazione.