“Nonostante le reiterate segnalazioni, l’amministrazione continua imperterrita a fare le cose fuori norma”. Lo afferma il presidente del Tavolo Tecnico Cultura dell’Agibilità Civitavecchia Elena De Paolis in riferimento a terrazza Guglielmi, sul cui progetto, secondo De Paolis, non è stata posta nessuna attenzione per l’abbattimento delle barriere e per tutte le altre norme che regolano le opere pubbliche. De Paolis racconta di aver contattato via mail l’assessore competente, che risposto che “non si tratta di una svista ma di una difficoltà tecnico-organizzativa e che per poter risolvere il problema occorre del tempo per implementarlo”. “Questa doveva essere l’amministrazione del cambiamento – conclude De Paolis – ma in realtà nulla è cambiato rispetto a prima”.
A seguire la lettera al completo.
“Mi sembra di essere tornata indietro di anni – scrive De Paoli – ed invece, nonostante le reiterate segnalazioni, l’amministrazione continua imperterrita a fare le cose fuori norma. Ora è la volta della terrazza Guglielmi, progetto da circa 400.000,00 Euro per la “messa a norma” che somiglia molto di più ad una “lavata di faccia” che ad un reale intervento di messa a norma. Il progetto è stato regolarmente approvato dalla Giunta municipale con delibera n. 98 del 01/06/2018 Nessuna attenzione per l’abbattimento delle barriere architettoniche né per le PRM ma neppure per i disabili sensoriali ed anche nessuna attenzione per tutte le altre norme che regolano le opere pubbliche. Contattato via mail l’assessore ha scritto che “non si tratta di una svista ma di una difficoltà tecnico-organizzativa” ecc. ecc. e che per poter risolvere il problema occorre del “tempo per implementarlo”. Ovviamente tra queste due frasi c’è tutta una serie di motivazioni tecniche che poco convincono i più, forse solo coloro che le hanno formulate. Se ci sono problemi tecnici – organizzativi per i disabili motori (a dire dell’amministrazione), dove sono i problemi per i disabili sensoriali? In nessuna parte del progetto si parla di tutto questo. Certo si continua a lavorare su una città che non è per tutti, non lo è per i disabili temporanei o permanenti, per le persone anziane, per le mamme con i passeggini, per le donne in stato di gravidanza, i turisti ecc… ed a questo punto chi ci rimane? Vorrei ancora porre l’accento su articoli di legge che sembrano siano completamente sconosciuti Gli artt. 27 e 28 ex legge 118/71 (e successivo regolamento attuativo) ribadiscono e difendono il diritto alla mobilità dei portatori di handicap. L’art. 27 prevede che: in nessun luogo pubblico o aperto al pubblico può essere vietato l’accesso ai disabili; oppure lo Schema di Regolamento attuativo per la eliminazione delle barriere architettoniche” il cui Art. 3 – ASPETTI AMMINISTRATIVI recita 3.1. Non possono essere approvati i progetti, da parte dello Stato e di altri Enti pubblici, per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle presenti norme. In caso contrario, i relativi atti amministrativi sono nulli. Non possono essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri Enti Pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle presenti norme. Norma estrapolata dall’art. 32 comma 20 della Legge n. 41/86 ed anche dall’art. 24 comma 5 della Legge n. 104/92 ed ancora dalla legge n. 13 del 1989, e successive modificazioni, e al citato decreto del Ministro dei lavori pubblici del 14 giugno 1989, n. 236. Che recita. 5. Nel caso di opere pubbliche, fermi restando il divieto di finanziamento di cui all’articolo 32 comma 20, della legge 28 febbraio 1986, n. 41, e l’obbligo della dichiarazione del progettista, l’accertamento di conformità alla normativa vigente in materia di eliminazione delle barriere architettoniche spetta all’Amministrazione competente, che ne dà atto in sede di approvazione del progetto. E non sto qui a citare tutte le norme che, dalla Costituzione in poi, fino all’art. 82 del DPR 380/01, si sono interessate all’argomento “barriere architettoniche”, sono argomenti mai veramente presi in considerazione. Forse sono troppi anni che se ne parla senza fare nulla e tutte le amministrazioni hanno fatto orecchie da mercante, questa doveva essere finalmente “l’amministrazione del cambiamento” ma in realtà nulla è cambiato rispetto a prima. Non sarebbe stato corretto redigere un progetto completo che rispettasse tutte le norme per la messa in sicurezza comprese le norme relative all’abbattimento delle barriere architettoniche sia per i disabili motori che per i disabili sensoriali? ..e poi realizzare il tutto attraverso stralci funzionali in modo da avere il tempo per risolvere le ardue problematiche tecniche – organizzative ostative. Già… ma io sono solo un semplice tecnico, per di più disabile nonché poco cordiale, portavoce di un “popolo” di invisibili e non capisco anzi non vedo tutte le problematiche legate a questo progetto che…. ripeto…. non è a norma!”