E da ieri sera continuano a susseguirsi messaggi di cordoglio per la scomparsa del vescovo Chenis.
Il sindaco di Tolfa, Alessandro Battilocchio, afferma che “la scomparsa del vescovo ci lascia orfani di un grande uomo di religione e cultura, una giuda ma anche un amico per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e i frutti del cui lavoro ci accompagneranno per lungo tempo”. Battilocchio esprime cordoglio a nome della sua città e della sua giunta. E analogo il messaggio giunto dall’amministrazione comunale e dalla comunità di Allumiere. “Tutti noi abbiamo perso con Carlo Chenis – si legge nel messaggio – non solo un Pastore erudito, amabile e pio, ma anche un amico caro e fraterno, una persona straordinaria, dotata di alta carica umana. Per questo è per tutti noi motivo di orgoglio – si legge ancora – soddisfare la richiesta, espressa nelle sue ultime volontà, di essere tumulato ad Allumiere, presso il Santuario Diocesano della Madonna delle Grazie”. E dalle istituzioni i consiglieri regionale e provinciale, Enrico Luciani e Gino De Paolis, affermano che “le occasioni istituzionali e l’impegno profusi dal vescovo per presiedere il tavolo di lavoro proprio dell’hospice oncologico ci hanno fatto toccare con mano la risolutezza e nel contempo la delicatezza e l’immenso amore che provava per il prossimo”. Entrambi si dicono certi che “il vescovo continuerà a vivere attraverso il suo esempio e i suoi insegnamenti”. “Grande commozione” ha espresso anche la consigliera comunale Marietta Tidei, la quale sottolinea che “Chenis in questi tre anni era riuscito ad arrivare al cuore delle persone” e che oggi in città resta “un vuoto difficile da colmare”. Anche l’associazione cinefotografica di Civitavecchia partecipa al dolore per la scomparsa di Chenis, mentre il dirigente scolastico, Maria Zeno, comunica che, per decisione dell’assessore provinciale Rita Paola Stella, l’inaugurazione della nuova aula magna del liceo scientifico è stata rimandata. Cordoglio viene espresso, a nome del gruppo Forza Italia – PDL, dal consigliere comunale Leonardo Roscioni, che ricorda di Monsignor Chenis l’acume e la capacità di arrivare direttamente all’anima dei fedeli.