Sconcerto per l’incoerenza e la versatilità di alcuni esponenti politici nell’approvazione del bilancio di previsione, viene espresso da Damiria Delmirani che definisce detti comportamenti il veleno della politica e in più in generale della Res Publica.
“Ho seguito, sporadicamente, negli ultimi tempi le vicende amministrative di questa città. Perché nulla di politico hanno fatto rilevare, a ricalco di un modello speculare nazionale.Consapevole, tuttavia, della fondamentale importanza che riveste il Bilancio di Previsione, l’atto per eccellenza che dà l’impronta e pervade i processi e la vita politico-amnministrativa, ho prestato attenzione al dibattito preliminare all’approvazione affrontato da alcuni esponenti politici sui quotidiani e proseguito nell’aula consiliare prima del voto. Beh, oggi leggendo le conclusioni ma, soprattutto, le recensioni sui comportamenti di alcuni amministratori durante le varie fasi, non posso che esprimere il mio sconcerto per l’incoerenza e la versatilità – uso un eufemismo – dei politici locali. Espressioni del tipo “bilancio senz’anima”, “mancanza di scelte politiche”, sono affermazioni pesantissime che, dal punto di vista logico-razionale, non possono far prevedere l’approvazione di un atto da parte di chi le ha pronunciate! Il bilancio, che è il fondamentale atto amministrativo, appunto l’anima e la vita di una città, che contiene le scelte che i rappresentanti hanno fatto per amministrare il proprio territorio, manca di questi requisiti fondamentali e viene tuttavia approvato!Analoghe, e per alcuni aspetti, ancora più severe considerazioni valgono per gli estemporanei e, all’ultimo, difformi comportamenti dei due rappresentanti dell’UDC, ultimamente sempre presenti sulla scena politica con una critica negativa costante sul bilancio di previsione. Al voto la coppia si scoppia! Il partito ha dato direttive precise, uno dei due, in coerenza con gli indirizzi e le premesse, motiva con veemenza durante la discussione e la dichiarazione di voto la sua scelta (e scelta del partito!? Quale filiera?). L’altro, pur avendo condiviso il pensiero e le critiche fino all’ultimo istante, si dissocia di fatto e vota il bilancio!! Ritengo che non vi sia un giudizio per definire cotanto gesto! Se questi sono i comportamenti amministrativi che nulla più insegnano, che non danno più stimoli, che demotivano ogni agire politico, se questi sono i soggetti che rappresentano i cittadini, possiamo sostenere con forza che in essi manca sostanzialmente l’UOMO inteso come portatore di VALORI. Nell’assenza di questo valore, ogni atto, a cominciare dal fondamentale sarà privo di anima e mancante di scelte. Così muore e si estingue la POLITICA, l’arte più nobile di chi amministra la Res Publica.”
Civitavecchia, 06 aprile 2011
Damiria Delmirani