Quello di Civitavecchia è l’unico tra i porti candidati già pronto per lo smaltimento della Costa Concordia. A ribadirlo, nel corso di una conferenza stampa, è stato questa mattina Giovanni Moscherini, alla luce delle indiscrezioni degli ultimi giorni che vedrebbero lo scalo di Genova in leggero vantaggio per il trasferimento del relitto. Un’ipotesi secondo Moscherini irrealizzabile non solo per la distanza ma anche per le difficoltà tecniche e i pericoli ambientali.
“Ovviamente il principio di prossimità è un aspetto fondamentale – ha affermato Moscherini – ma non bisogna dimenticare che sia il porto ligure che quello toscano avrebbero bisogno di lavori di adeguamento piuttosto dispendiosi dal punto di vista economico e che richiederebbero tempi decisamente lunghi”. Il riferimento di Moscherini, in particolare, è al pescaggio necessario all’attracco della Concordia, che dev’essere di -18,5 metri. A detta dell’ex sindaco l’unico scalo “in regola”, sotto questo punto di vista, sarebbe proprio quello civitavecchiese. C’è poi la questione ambientale, prima di tutto con il pericolo di sversamento di acque inquinanti durante il trasporto. Un rischio che, naturalmente, sarebbe maggiore qualora il relitto della nave dovesse navigare per 4/5 giorni, ovvero il tempo necessario per il trasferimento nel porto di Genova. Senza contare che in quel caso la nave dovrebbe lambire le Cinque Terre e attraversare quasi completamente l’area marina protetta nota come Santuario dei Cetacei. “Si tratta di rischi che nessuno può permettersi di correre – ha affermato Moscherini – e che potrebbero aprire uno spiraglio per denunce da parte di cittadini e associazioni ambientaliste”. Dall’ex sindaco è arrivato invece l’annuncio di un’ipotesi di cui al momento starebbero discutendo i presidenti delle Autorità Portuali di Civitavecchia e Piombino, insieme ai governatori di Lazio e Toscana Zingaretti e Rossi, ovvero la proposta di una collaborazione tra i porti delle due regioni che potrebbe mettere tutti d’accordo. “La soluzione ideale – ha spiegato Moscherini – sarebbe quella di svolgere una prima fase, quella che necessita di un pescaggio di -18,5 metri, a Civitavecchia, mentre a Piombino si trasferirebbe la fase di lavorazione del ferro”. Un’ipotesi che sarebbe sul tavolo di discussione proprio in queste ore, mentre da Moscherini arriva un appello a tutti i candidati a sindaco civitavecchiesi. “Della Costa Concordia si è parlato a lungo e spesso a sproposito – l’attacco dell’ex primo cittadino – ora sarebbe il momento di far fronte comune per un’importante causa occupazionale”.