Dovere degli amministratori comunali è migliorare la città decongestionandola dagli spazi angusti e questa è una occasione da sfruttare a favore della città intera e di quelli che gravitano intorno a quella zona. Questo angolo di città è l’ex deposito comunale posto all’angolo di via Sangallo con via delle Vecchie Mura, il vicolo che da Piazza Calamatta porta alla via Sangallo. A 20 metri dalla Caserma dei Carabinieri.
Si, proprio quella viuzza che da sempre mette in difficoltà gli automobilisti, e tutti i civitavecchiesi lo sanno, che devono svoltare verso monte o verso mare poiché gli angoli dei muri dell’ex deposito e della Cittadella della Musica distano fra loro solo 2,80 metri. Pericolosissima, essendo mancante di marciapiede sopratutto per i pedoni che la percorrono, a partire da mamme e bimbi che si recano alla scuola elementare Laurenti situata a poche decine di metri. Da almeno 3 anni è un luogo abbandonato e la sua posizione unita alla difficoltà precedentemente descritta suggerisce tutta una gamma di ipotesi sul suo utilizzo a favore della città, sempre tenendo conto che l’interesse comune, la sicurezza e un utilizzo di buon senso viene prima di interessi particolari di eventuali amici e/op speculatori. Ovviamente la prima cosa che va esclusa è l’edificazione di una qualsiasi altra costruzione, di qualsiasi foggia e cubatura, attività tanto di moda degli assessori all’urbanistica civitavecchiesi, usi a far costruire anche nei posti inopportuni e che potrebbero essere utilizzati per migliorie di viabilità, di servizi e di tutto ciò che è usufruibile dalla città intera. Suggerimenti? Dopo l’abbattimento della costruzione e il miglioramento della viabilità si potrebbe fare uno slargo con fontana in mezzo, una piazzetta con tre o quattro alberi, un piccolo parcheggio di uso comune, Volendo, ma sempre dopo aver messo ampiamente in sicurezza pedoni ed auto, eliminando l’angolo, potrebbe essere riorganizzato per contenere i mezzi a mano e le piccole spazzatrici di Etruria Servizi, destinate alla zona porto e centro, e così cominciare ad applicare la famosa riorganizzazione logistica presso i quartieri annunciata lo scorso anno.
Antonio Manunta