E’ stato rinviato al 12 febbraio 2014 il processo per la morte di una detenuta 31enne che, nel 2009, si tolse la vita in una cella del carcere di Borgata Aurelia. L’udienza non si è svolta a causa dell’astensione degli avvocati, terminata oggi. Come spiegato dai legali difensori, alla ripresa del dibattimento si punterà ad evidenziare che la cartella clinica che la giovane aveva con sè nel trasferimento dal carcere romano di Rebibbia a quello di Borgata Aurelia è arrivata con 3 giorni di ritardo rispetto alla detenuta.
Nei referti era evidenziato che la 31enne aveva già manifestato atteggiamenti autolesionistici prima del tragico gesto. Per la vicenda sono accusati di omicidio colposo la direttrice del penitenziario, il comandante facente funzione della struttura, il responsabile del reparto femminile e lo psichiatra della ragazza.