"Non ci sono giustificazioni plausibili alla scandalosa decisione di cedere ai privati l’intero controllo di tutti i servizi pubblici della città". Il segretario dell’Udc, Marco Di Gennaro, torna sulla vendita ai privati del 60% delle quote della holding comunale e lo fa tornando a criticare duramente la scelta votata dal consiglio comunale e sostenuta dalla maggioranza di cui fa parte. Per Di Gennaro, le stesse dichiarazioni di alcuni esponenti dell’amministrazione fanno risaltare l’estrema superficialità con cui è stata affrontata la problematica e votato un provvedimento senza alcun approfondimento e, soprattutto, senza rendersi conto delle conseguenze.
"I cittadini ed i lavoratori – sostiene il segretario Udc – devono sapere che il Comune ha deciso di cedere il 60% della Holding, cioè la società che doveva garantire la conservazione del controllo sui servizi pubblici: servizio idrico, trasporti, farmacie, rifiuti, igiene urbana, verde pubblico, scuolabus, parcheggi. Doveva garantire, perché invece non controllerà più niente e giustificare questa esecrabile decisione affermando, come fa qualche consigliere, che si sta applicando la legge, non corrisponde al vero". Per Di Gennaro a nessun altro, in Italia ed in Europa, è venuto in mente di porre in atto una tale bislacca e masochistica iniziativa e senza andare troppo lontano, basta ricordare che la stessa Acea è per il 51% di proprietà del comune di Roma. "Se si tiene, poi, conto – conclude – che la holding pur costituita due anni orsono non è in piena operatività e non ha pertanto raggiunto una consistente valorizzazione, c’è il rischio che il privato possa acquisirla ad un valore irrisorio".