“Che ormai sul territorio cittadino regni il degrado più assoluto, dal centro della città alle periferie non è una novità ma quando il degrado colpisce i luoghi sacri, il senso di indignazione è doppio”. Inizia così una nota di Elisa Di Giacomo, membro dell’Esercito di Silvio, in merito ad una situazione di degrado in pieno centro città.
“Mi riferisco – spiega Di Giacomo – alla cattedrale San Francesco d’Assisi, una delle chiese più importanti di Civitavecchia per storia e posizione. Forse sono in pochi a sapere che la cattedrale a livello storico è importante per aver anche “ospitato” le esequie di Madama Letizia Bonaparte. Inoltre, a livello geografico, si trova in una posiziona strategica, al centro della città. Non credo ci sia altro da dire. Ho effettuato un sopralluogo in quest’area constatando ancora una volta le pessime condizioni. L’aiuola che ospita la statua di Monsignor Carlo Chenis, che fu il vescovo della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia dal 21 dicembre 2006 al 2010 circa, dovrebbe essere degna, della statua che accoglie.
Ogni giorno, moltissimi turisti vi transitano per fare fotografie e ammirare la bellezza della nostra Cattedrale, e l’amministrazione cosa fa? Fa trovare il degrado, davanti ad un luogo sacro. Anche Monsignor Carlo Chenis, si rigirerebbe nell’aldilà se vedesse lo scempio che la città di Civitavecchia gli sta facendo. Qui non ci sono scusanti, l’unica volta in cui l’aiuola è stata messa in ordine, è stata per l’apertura del Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco nel lontano 8 dicembre 2015. I difensori dell’amministrazione direbbero che ci sono problemi sempre più gravi a cui pensare, ma uno scempio simile non è ammissibile, per i motivi sopra elencati. È il caso di ricordare all’amministrazione penta stellata cosa vuol dire turismo e buona amministrazione. Anche gli occhi, vogliono la sua parte, ma per Cozzolino a Civitavecchia è tutto un tapparsi gli occhi”.