“Le solite menzogne da parte di Tidei che in realtà non ha fatto altro che adempiere ad un atto dovuto in relazione alla notifica del provvedimento del Tribunale di Civitavecchia, che gli intimava di dimettersi entro dieci giorni dalla presentazione del ricorso, accolto in pieno, da parte del signor Vincenzo Di Francesco”. È questa la replica del Coordinamento delle Larghe Intese alla notizia delle dimissione da parlamentare comunicate questa mattina dal sindaco Pietro Tidei.
I moscheriniani hanno anche annunciato l’avvio dell’iter per il recupero del proprio seggio di spettanza “con la speranza – si legge nel comunicato – che a breve anche un’altra non inaspettata notizia ci venga comunicata, in quanto il ricorso prevede anche la decadenza dalla carica di Sindaco, cosa che tutta la città si augura”.
“Ci giunge notizia che oggi l’Onorevole Tidei in conferenza stampa ha rassegnato le dimissioni da Deputato – si legge nel comunicato stampa firmato Coordinamento delle Larghe Intese – propinando a chi lo ascoltava le solite menzogne. In realtà Tidei non ha fatto altro che adempiere ad un atto dovuto in relazione alla notifica del provvedimento del Tribunale di Civitavecchia, che gli intimava di dimettersi entro dieci giorni dalla presentazione del ricorso, accolto in pieno, da parte del signor Vincenzo Di Francesco, comune elettore della città. Ci sembra strano infatti, che in soli 4 giorni il sindaco Tidei, che a partire dal 22 maggio ha sempre dichiarato di volersi dimettere il 1° luglio, sia riuscito a risolvere la questione del Tribunale, della discarica e a fare pace con Mario Adinolfi. Ci viene detto, inoltre, che Di Francesco è già preda da parte di una certa sinistra becera, di intimidazioni psicologiche e materiali. Fin da ora noi lo esortiamo a farsi tutelare dalle Forze dell’Ordine, oltre ad esprimergli tutta la nostra solidarietà morale e politica. Inoltre, dal momento che Tidei non è più onorevole ma un comune cittadino, faremo in modo che le verità sul suo impero economico siano anche materia per le istituzioni competenti (Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, Procura della Repubblica). Cogliamo l’occasione per comunicare l’avvio dell’iter per il recupero del seggio di nostra spettanza, con la speranza che a breve anche un’altra non inaspettata notizia ci venga comunicata, in quanto il ricorso prevede anche la decadenza dalla carica di Sindaco, cosa che tutta la città si augura. I segnali di pace e del “volemose bene” lanciati ieri in consiglio comunale ci sembrano del tutto fuori luogo, in quanto per cinque anni siamo stati vittime di una campagna offensiva e denigratoria, per cui, rifacendoci all’antico detto civitavecchiese “Come me canti te sono”, fin da ora facciamo sapere che anche per noi le Procure e i Tribunali esistono. Noi non siamo l’opposizione del “no”, ma ogniqualvolta ci sarà sentore di spartizioni politiche e affaristiche noi diremo “no” e lo faremo sapere ai cittadini con tutti i mezzi a nostra disposizione”.