Continua a far discutere l’assemblea sul diportismo svoltasi la scorsa settimana a Palazzo del Pincio. Dopo le dichiarazioni polemiche di Vittorio Petrelli, che aveva bocciato l’ipotesi della realizzazione di un porticciolo allo Scalo Matteuzzi e aveva parlato di “evidenti finalità di lucro e grande impatto ambientale”, oggi arriva la replica da parte del delegato al diportismo Giuseppe Tandurella. Il delegato si dice sorpreso dalle parole di Petrelli, in primis perché il progetto riguarda barche di modestissime dimensioni, servizi utilizzati da cittadini comuni ed offerti a prezzi popolari.
“Una linea – prosegue Tandurella – sulla quale Petrelli si era sempre dichiarato d’accordo”. Il delegato torna poi a parlare di “diritto al mare” e della tripla ipotesi scalo Matteuzzi, approdo Enel e darsena romana come soluzione ideale del problema. Per tutti questi motivi – aggiunge – mi sembra eccessiva l’enfasi con la quale il consigliere ha gridato allo scandalo. Su di una cosa ha però ragione: “fare politica significa anche cercare il confronto con portatori di interessi diversi. Il compito degli amministratori è quello di conseguire una sintesi e rivelare punti in comune”. Proprio per questo mi permetto di invitare Assobalneari ad un incontro, dove ascoltare nel dettaglio le loro giuste ragioni e spiegare la perfetta compatibilità della mia azione di delegato con i loro diritti, cercando di portare avanti una posizione comune. Questo è dialogo. Altra cosa – conclude Tandurella – è “gettarsi sull’osso”, un po’ opportunisticamente, facendo da padrino improvvisato alle loro posizioni, alla ricerca di un consenso frettoloso e basato sulle incomprensioni”.