I “nostri” non sono ancora arrivati e non si sa neanche quando arriveranno. Di conseguenza, non è affatto scongiurata una crisi dei traffici portuali conseguente ai ritardi che si riscontrano nell’espletamento delle pratiche doganali, con l’ufficio che si trova col fiato corto per carenza di personale.
Circa un mese fa, il 14 marzo scorso, avevamo annunciato il potenziamento dell’ufficio dell’Agenzia delle Dogane di Civitavecchia. Proprio 24 ore prima, infatti, il direttore centrale della Direzione del Personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli aveva firmato la determinazione con la quale si sanciva l’assunzione di 122 nuovi funzionari inseriti nei vari uffici disseminati lungo il territorio nazionale. Una immissione di ossigeno negli organici determinata da un accordo sottoscritto con l’Inail, che ha concesso l’utilizzo della graduatoria di merito di un concorso svolto nel 2007 e dal quale erano scaturiti 175 candidati idonei oltre a quelli assunti direttamente dall’istituto nazionale per gli infortuni sul lavoro. Come già specificato, tra quei 175, l’Agenzia delle Dogane ha deciso di prenderne 122 per potenziare la pianta organica dei suoi uffici periferici e, tra questi, quattro sono stati destinati a Civitavecchia. Al momento, però, non c’è traccia dei quattro nuovi funzionari che dovrebbero andare a potenziare la struttura che si trova all’interno del porto. Tra gli operatori dello scalo marittimo è quindi scattato l’allarme rosso. Il traffico crocieristico sta entrando nella fase calda e le pratiche per l’espletamento delle procedure, sommate a quelle normalmente eseguite per i normali traffici commerciali, rischiano di mandare in tilt l’ufficio. Anche perché si avvicina il periodo delle ferie che determinerà, inevitabilmente, una ulteriore contrazione dell’organico. Insomma, l’estate al porto di Civitavecchia potrebbe essere molto calda e non solo sul piano strettamente atmosferico.