Da Israele alla Scandinavia, da ArrowBio a Thor, per i vichinghi il dio del tuono. Thor è il nome di una nuova tecnologia di trattamento di rifiuti che viene proposta, in alternativa ad ArrowBio, da Futuro e Libertà. I “finiani” spiegano che si tratta di un’ invenzione totalmente italiana che nasce da uno studio ideato e condotto dal Cnr. Il primo impianto sperimentale è già in funzione in Sicilia e, secondo Fli, sta offrendo ottimi risultati.
“Così come per ArrowBio – spiega Futuro e Libretà – anche il sistema Thor non necessita di raccolta differenziata essendo la separazione dei vari componenti alla base dello stesso processo e consente di recuperare gran parte dei materiali riciclabili come i metalli ferrosi e non ferrosi, la plastica e il vetro”. A differenza di ArrowBio non vengono prodotti fertilizzanti e Biogas, ma combustibile solido ad alto potere calorifero che può essere impiegato per tutti gli usi tipici dei combustibili senza produrre i residui nocivi tipici dei termovalorizzatori. “Il concetto a base di tale processo – aggiunge Fli che chiede all’assessore Roscioni una verifica del sistema – non è l’impiego dell’acqua, come per l’ArrowBio, ma la polverizzazione dei rifiuti che vengono introdotti in una sorta di speciale “mulino” meccano-chimico che li frantuma e polverizza fino a 10 millesimi di milletro. Le pressioni di urto sono tali da distruggere qualsiasi flora batterica (e quindi odori e fermentazione), rendendo così il prodotto sterile e completamente disidratato (l’acqua contenuta viene vaporizzata)”.