Paolo Cosimi fa scena muta di fronte al gip Giovanni Giorgianni. Il quarantaquattrenne civitavecchiese arrestato dalla polizia nell'ambito del blitz antidroga eseguito dal commissariato di viale della Vittoria, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
"Il mio assistito – ha precisato il suo legale, l'avvocato Ivar Galioto – ha però fornito alcune precisazioni, soprattutto in merito alle intercettazioni telefoniche". In quei dialoghi ascoltati per mesi dagli agenti del vice questore Sergio Quarantelli infatti, secondo gli inquirenti Cosimi usava il sistema di definire la quantità di droga da vendere quali biglietti per la partita della Roma. Cosimi avrebbe affermato al gip che realmente lui fornisce tagliandi per le partite dei giallorossi. Oltre a questo avrebbe affermato che i circa 800 grammi di hashish che ha tentato di gettare dalla finestra, erano in realtà per uso personale. Ha spiegato infatti di essere in grado, economicamente parlando, di poter acquistare notevoli quantità di "fumo", ma che utilizzava solo per se stesso.
Non hanno aperto bocca invece gli altri due arrestati, Davide Montagnani ed Alessandra Civico. Anche loro, difesi dall'avvocato Daniele Barbieri, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Entrambi i legali hanno comunque fatto sapere che presenteranno istanza di scarcerazione o, in subordine, una misura meno restrittiva al tribunale del riesame.