Se il bilancio è della discordia, il Documento Unico di Programmazione non è certo all’insegna dell’armonia. Discusso prima della manovra finanziaria, il Dup ha aperto lo scontro politico tra maggioranza (il commento del capogruppo M5S La Rosa VIDEO) e minoranza (il commento del capogruppo Pd Piendibene VIDEO), e alla fine è stato approvato con i voti favorevoli del 5 Stelle e quelli contrari dell’opposizione. È il piano per il futuro del Comune, vision e mission, come dicono quelli bravi.
Come rimarcato più volte, e ribadito anche ieri, le colpe delle difficoltà di oggi nascono dalla malapolitica di ieri. Parole e musica di Cozzolino. “La situazione in cui versa la città – attacca il sindaco – viene dalla vecchia politica che vendava fumo, scrivendo progetti fantasmogorici come l’oceanario o un parcheggio multipiano alla Marina o come portare una sede ministeriale a Civitavecchia. Non ci sono poli termali da 6 mila posti, come ci raccontava l’ex sindaco Moscherini e che Grasso conosce bene. Alle terme ci sono dei contenziosi, ma ci stiamo lavorando con dei privati e scusate se non lo diciamo, perché il percorso è iniziato e non è finito. Stranamente chi vuole investire a Civitavecchia viene allontanato. Su Italcementi si parlava di un parco o 300 mila metri cubi di volumetrie per un quartiere di palazzine, grazie ad un accordo che non è passato per il consiglio comunale e poco importa se non è nemmeno lo stesso di quello studiato dall’ex sindaco. Forse l’interlocutore vuole sentire altro – continua il sindaco – e noi stiamo discutendo, e scusate se non lo diciamo”.
Una strategia, quella di lavorare sottotraccia, che non convince e che, stando al grado di insofferenza dei civitavecchiesi, non sembra nemmeno pagare. Secondo il 5 Stelle, però, è questa la strada giusta. “Noi non siamo abituati a vendere la pelle dell’orso prima di averlo preso – afferma il capogruppo Emanuele La Rosa – preferiamo lavorare e riportare le cose quando raggiungiamo gli obiettivi. È una forma di rispetto nei confronti di una città che in questi anni ha vissuto tante delusioni e merita invece una programmazione seria”. Diversa la chiave di lettura dell’opposizione. “La diagnosi è chiara, vogliamo capire qual è la cura”, afferma Sandro De Paolis. Contestata poi la decisione di tenere nascoste le trattative avviate, alla città come al consiglio comunale. “Il Dup forse è anche più importante del bilancio – sostiene Marco Piendibene del Pd – perché permette di intuire i disegni dell’amministrazione e il consiglio deve essere coinvolto. Ci sono obiettivi riproposti, evidentemente perché non sono stati raggiunti. Ci aspettavamo che il 5 Stelle mutasse la città nelle sue prospettive, visto che era la forza del cambiamento, e invece non è così. Non si parla di sviluppo, come ad esempio, che potrebbe passare da terme, Italcementi, logistica e turismo. La realtà è difficile, lo sappiamo, ma non vediamo azioni per dare risposte, si perdono finanziamenti regionali, non si prendono quelli europei, si ignora il project financing. C’è solo l’ordinaria amministrazione e l’amministrazione non riesce a gestire nemmeno quella”. Sulla stessa linea d’onda Grasso. “Civitavecchia non ha una prospettiva di rinascita – attacca il capogruppo della Svolta – anche l’ordinaria manutenzione è un lontano ricordo. Sono finite anche le transenne per le buche”.
Nel calderone delle polemiche è finita poi anche l’edilizia, con il dibattito sulla crisi del settore che è stato ripreso all’aula Pucci. Alla richiesta di un’indicazione per il futuro, l’assessore Ceccarelli ha risposto: “non è l’amministrazione comunale a dover dire dove deve andare la città, ma bisogna deciderlo tutti insieme”. Sguardi attoniti dall’opposizione per una dichiarazione apprezzabile ed anche condivisibile, ma a inizio mandato e non alle soglie del terzo anno di amministrazione. In ogni caso se non si costruisce a Civitavecchia la colpa non è del Comune. Il sindaco ha riferito che le aree ci sono, ma mancano gli investitori privati. Rispondendo poi ad una richiesta di chiarimenti da parte di Mauro Guerrini, Cozzolino ha spiegato che i 500 mila euro di oneri concessori sono legati alle poche domande che arrivano agli uffici. Attonito Guerrini: “parliamo di pochissime licenze rilasciate”. Insomma di questo passo l’edilizia sprofonderà sempre più in basso, temono dall’opposizione. A Palazzo del Pincio, però, si lavora convinti di poter rilanciare il settore ed in questo senso si sta realizzando uno sportello informatico per snellire le pratiche.
Molto di quello che si farà dipenderà poi dalle modifiche alle prescrizioni Via per la centrale Enel di Torrevaldaliga Nord. “Avremo un parco mezzi nuovo per il tpl con 12 autobus a metano – sottolinea Cozzolino – i parchi saranno riqualificati, c’è qualche problema ma stiamo lavorando. E poi ci saranno interventi sull’idrico, nonostante aleggi lo spettro di Acea e nonostante una situazione da Terzo Mondo, ma non oggi, da sempre”.
Da una parte, quindi, i piani del Comune e dall’altra le critiche e le perplessità dell’opposizione. In mezzo una realtà avvilente per una città che fatica a riprendersi. Il 5 Stelle chiede fiducia, quasi un atto di fede. Una parte di cittadini non ci crede più, un’altra non ci ha mai creduto ed un’altra ancora ci prova, ma senza risultati immediati, anche minimi, è dura sopportare gli ormai cronici disservizi, dall’acqua che manca alle buche che abbondano, per non parlare poi delle vertenze occupazionali che si moltiplicano e che ormai non risparmiano nemmeno più il porto, che si scopre improvvisamente fragile dopo anni di propaganda. “I problemi sono davanti agli occhi di tutti – il commento amaro di Guerrini – e in tre anni non è stato risolto nulla. È complicato governare, lo sappiamo, anche per questo sarebbe stato più utile un atteggiamento più umile e collaborativo, invece di andare all’avventura”. “Vogliamo una città normale, una Civitavecchia che funzioni secondo logiche normali”, la replica di Cozzolino. Questioni di visioni, anzi, di vision.
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