"All’indomani della grande vittoria elettorale del Popolo della Libertà, il dato che è emerso prepotentemente nel Lazio è stata la fenomenale mobilitazione degli elettori di centrodestra, i quali hanno saputo far confluire le preferenze della lista Pdl, assente in provincia di Roma per i noti motivi, a quella di Renata Polverini Presidente. La lista civica ha infatti ottenuto un risultato prestigioso, che neppure il più ottimista si sarebbe aspettato. Ma la vittoria, oltre alla tenacia e alla caparbietà di Renata Polverini, che non ha mai mollato la presa in una campagna elettorale estenuante e piena di colpi di scena sfavorevoli, è dovuta alla discesa in campo di Silvio Berlusconi. Senza l’apporto del Presidente, che si è prodigato in prima persona per spiegare le vere ragioni della esclusione della lista Pdl e allo stesso tempo senza la grande manifestazione per la Libertà del 20 marzo, probabilmente, dalle urne sarebbe uscito un risultato diverso".
"Per quanto riguarda il dato locale, non ci si può esimere dal considerare il grande assenteismo che ha caratterizzato questa tornata elettorale. Il fatto che ben il 43 % dei Civitavecchiesi non sia andato alle urne, è un vero e proprio campanello d’allarme per noi dirigenti di partito. Questo dato infatti, la dice lunga sulla disaffezione della gente, specie i giovani, ad un certo tipo di politica, fatta di liti interne e divisioni che si sono verificate puntualmente anche nel centrodestra. La riprova di ciò, si può ritrovare analizzando e preferenze ottenute dalla lista Polverini. Balza subito all’occhio che il centrodestra non ha saputo far confluire le sue forze su un unico nome, un’ipotesi che sarebbe stata auspicabile per poter apportare un contributo tangibile e reale. Al tempo stesso, sarebbe opportuno che il Pdl locale tenesse conto dei candidati che sono stati eletti. Ad oggi, ci sono molte personalità che sono salite alla ribalta e che avranno un peso politico notevole, sia nella composizione della prossima giunta Regionale, sia all’interno del partito. Occorre necessariamente e da subito istaurare un dialogo con loro tutti, al fine di studiare le prossime strategie per il bene di Civitavecchia, una città che nel Lazio dovrà acquisire sempre più importanza nel suo ruolo politico ed economico. Al tempo stesso, credo sia controproducente il continuare a protarsi con la “conta” delle preferenze che ciascuna comunità ha fatto ottenere in città al proprio candidato. Ora, come suggerisce giustamente il sindaco Moscherini, è venuto il momento di pensare al futuro della città. Per quanto riguarda le prossime elezioni comunali, credo siano abbastanza opinabili le autocandidature a sindaco di personaggi esterni alla città: personalmente, da dirigente e politico radicato nel territorio, dico basta, una volta per tutte, alla gente che viene da fuori. Mi chiedo infatti: possibile che nessuno sia profeta in patria e tanto per essere chiari che Civitavecchia non sia in grado di esprimere una personalità propria? E’ ora che la nostra città sia realmente governata dai suoi figli legittimi, che conoscono il territorio, le esigenze, sappiano amarlo e valorizzarlo e non da persone che per ambizioni personali, si candidino ad un ruolo così delicato i cui riflessi, in negativo o in positivo, ricadono su tutta la comunità. Pensando invece al futuro più prossimo, ovvero all’imminente rimpasto di Giunta che si andrà a fare, sarà necessario che il sindaco Moscherini attui un confronto serio con tutti i partiti delle Larghe Intese, al fine di stringere un solido patto di fine mandato, che garantisca stabilità politica e contenga gli obbiettivi reali e concreti da raggiungere e che erano stati prefissati nel programma elettorale. Occorre infatti che la prossima Giunta abbia le idee chiare e abbandoni le vecchie divisioni, in modo da dare lo slancio finale e concludere il lavoro, in vista del 2012. Spero, anzi, sono certo, che il primo cittadino, con le sue parole, abbia voluto intendere questo e che da subito dopo l’azzeramento della Giunta, avvierà un confronto leale e privo di infingimenti con ogni partner di maggioranza. Questo per dire che proprio in virtù degli ottimi risultati, si avrà la necessità di una coesione effettiva e non di facciata, per avere la certezza di consolidare la leadership del Pdl a Civitavecchia in vista delle prossime elezioni comunali".
ALDO DE MARCO