Ancora tutto in alto mare, o quasi, tra le forze politiche cittadine quando mancano poco più di tre mesi all’attesissimo appuntamento con le elezioni amministrative che porteranno alla scelta del nuovo sindaco e alla composizione del nuovo consiglio comunale. Il centro sinistra ha il candidato, ovvero il dottor Carlo Tarantino, ma non riesce ad allargare il numero delle liste che lo sosterranno.
Al momento, infatti, hanno confermato il loro appoggio soltanto il Pd e gli ex Sel di Onda Popolare. Gli incontri che si sono svolti negli ultimi giorni con varie anime del centro sinistra, anche quelle facenti parte del cosiddetto campo civico, non sembra abbiano dato esiti positivi. Ancora più complessa la situazione nel centro destra. Enrico Zappacosta può godere dell’appoggio ufficiale di Lega e Forza Italia, anche se all’interno dei due partiti non sono pochi coloro che nutrono più di un dubbio sulla validità della candidatura a sindaco. Sembrava fatto anche l’accordo con il gruppo dei fuoriusciti dal Pd guidato da Mirko Mecozzi, ma nelle ultime ore sembra vi sia stato un notevole raffreddamento, non si capisce se per ragioni di carattere strettamente politico rappresentate dalla difficoltà di spiegare alla gente il repentino passaggio dai dem al carroccio, oppure se per sopraggiunte perplessità sulla scelta del candidato a sindaco. In alto mare, poi, l’accordo con Fratelli d’Italia, dove peraltro si è arrivati anche ad una resa dei conti interna con l’accantonamento di coloro che in qualche modo avevano dato il via libera all’accordo per Zappacosta candidato sindaco. Non va meglio, in verità, neanche nel cosiddetto “campo civico”. Quella che potrebbe essere la clamorosa novità della prossima tornata elettorale sembra, al momento, non riuscire a trovare una sintesi soprattutto perché i vari protagonisti non hanno ancora trovato un’intesa su chi dovrà essere il candidato a sindaco. Si tratta di uno dei tanti paradossi della politica locale, del “tafazzismo” che sembra essere diventato una costante della cosiddetta civitavecchiesità. In ultimo, i Cinque Stelle. L’ala cosiddetta “amministrativa” ha consegnato il tema per prima, con la candidatura a sindaco di Daniela Lucernoni accompagnata dai nomi dei 25 personaggi che si contenderanno una poltrona alla “Pucci”. Andrea Palmieri, dal canto suo, si è dato il termine del 28 febbraio prima di consegnare ad Open Comuni il suo elaborato. Spiega di aver avuto qualche difficoltà negli ultimi giorni per le voci, secondo lui forse diffuse ad arte, che la lista guidata da Lucernoni fosse già stata certificata. “Invece non è così”, sottolinea Palmieri ricordando nessuno può vantare una continuità amministrativa, visto che la stessa è garantita solo dal sindaco uscente, che nel caso di Civitavecchia ha preferito non riproporre la sua candidatura. Potrebbe uscir fuori anche una terza lista Cinque Stelle sulla quale Open Comuni sarebbe chiamato a pronunciarsi. Si parla infatti con insistenza di un raggruppamento sul quale starebbe lavorando Leonardo Caprio, ex esponente di Sel, sul quale il commento di Palmieri è lapidario. Si chiede infatti chi sono queste persone della possibile terza lista e che cosa hanno a che spartire col movimento, se non, nel caso di Caprio, una vicinanza sentimentale con l’onorevole Marta Grande.