Credo che da un punto di vista storico i primi danni al bilancio attuale provengano dagli SWAP stipulati dalla giunta De Sio. Quest’anno gli SWAP costeranno alle casse comunali 2,7 milioni di euro e il prossimo anno ne costeranno 3,5. L’amministrazione Moscherini ha ricevuto 40 milioni di euro dall’ENEL che, in teoria, sarebbero dovuti servire per le compensazioni ambientali, ma che invece hanno soltanto gonfiato la spesa corrente del comune. In seguito ha messo in gravissima crisi le aziende partecipate a causa di una sconsiderata politica di assunzioni effettuata proprio a fine mandato. I costi di queste assunzioni, oltre ad avere causato un danno per le casse delle partecipate, hanno impedito l’ammodernamento dei beni strumentali. Quando un’azienda spende quasi il 70% delle entrate per il personale non è in grado di fare investimenti, per questa ragione oggi Città Pulita possiede solo cinque compattatori a fine vita e su sette spazzatrici ne funzionano due a singhiozzo, mentre le altre sono state cannibalizzate per prelevare i pezzi di ricambio a costo zero. La giunta Tidei aveva l’ultima occasione per cercare di districare questa matassa, ad esempio i 19 mln di ENEL avrebbero potuto dare ottime chance per la soluzione del problema HCS. Tuttavia l’amministrazione comunale ha preferito proseguire nell’errore, sostenendo la spesa corrente con i soldi ENEL. Con una metafora calcistica, era alla fine del secondo tempo supplementare e aveva la possibilità di segnare il golden goal, ma ha spedito la palla in tribuna. Sempre con una metafora calcistica, oggi ci troviamo ai rigori, non ci è concesso più sbagliare; la delibera della Corte dei Conti chiede un piano pluriennale per la soluzione delle irregolarità gravi rilevate (Uso distorto dei fondi ENEL, Presenza di debiti fuori bilancio e debito HCS) e la presente amministrazione dovrà dare risposta entro sessanta giorni a partire dal 14 luglio. Per questo anno, facendo i conti della serva, rispetto a quello precedente il comune deve pagare in più 1,3 milioni di euro per il fondo sui residui, circa 700.000 in più per gli SWAP, circa 2,5 milioni di euro per i debiti fuori bilancio e ha subito 2,7 milioni di euro di tagli sul fondo di solidarietà da parte del governo. In sostanza bisogna trovare più di sette milioni di euro e senza l’aiuto dei fondi ENEL, il tutto con una nuova normativa sul bilancio che impone un maggiore controllo sulla cassa comunale e, giustamente, penalizza l’iscrizione a bilancio dei crediti di difficile riscossione. Per queste ragioni l’amministrazione è intervenuta sulla leva fiscale e sta mettendo in atto ulteriori operazioni necessarie per pareggiare i conti del comune. Gli effetti di un eventuale dissesto colpirebbero i contribuenti e molti lavoratori questo va evitato a tutti i costi.
Ci tengo a chiarire il concetto che non ho citato il passato per continuare il gioco dello scaricabarile. Per me ha fatto chiarezza quanto scritto nella delibera della Corte dei Conti, chi l’ha letta ha già avuto tutte le risposte che gli servono. Piuttosto è importante capire perché oggi non possiamo proseguire ad amministrare la città nascondendo la testa nella sabbia come gli struzzi. Oggi è importante tenere a mente che quella pratica di usare fondi straordinari per sostenere la spesa corrente non ha soltanto avuto dei risvolti negativi sul profilo ambientale, mettendo l’amministrazione comunale in una condizione di subalternità nei confronti dell’ENEL, ma ha creato un pericolo per la tenuta finanziaria del comune che oggi, a fronte di un cambiamento radicale del contesto economico nazionale e internazionale, si sta abbattendo sulla città e sui suoi cittadini”.
Emanuele La Rosa
Consigliere Comunale M5S