Per il secondo anno la Asl Roma 4 e la comunità di Sant’Egidio collaborano insieme per tendere la mano ai più bisognosi. Lo scorso anno sono stati raccolti tra i dipendenti dell’azienda sanitaria oltre 4.200 euro che hanno dato la possibilità a 10 persone senza dimora di avere un alloggio confortevole ed un pasto caldo in trattoria per 18 giorni nel periodo critico di grande freddo. Quest’anno, per permettere alle persone fragili di restare al caldo per più giorni, il progetto è aperto a tutti i soggetti pubblici e privati. Tutti possono donare, e dare un contributo a un progetto dal grande valore umano. E’ possibile effettuare una donazione sul conto corrente della Comunità di Sant’Egidio al seguente Iban: IT 61 Q083 2739 0400 0000 0006 220.
Le motivazioni del progetto di Natale per l’emergenza freddo e le convivenze protette hanno la loro origine nel contesto sociale dei Comuni nel territorio della ASL Roma 4 dove, specie in alcuni come Civitavecchia, Santa Marinella e Ladispoli e Bracciano, a livello alloggiativo, esiste una emergenza sociale; un rilevante numero di persone vivono per la strada in condizione di senza fissa dimora oppure in luoghi di fortuna o abbandonati, non forniti di elettricità, fognature ed altri servizi essenziali. La Comunità di Sant’Egidio, ha in questi anni offerto delle risposte e delle soluzioni efficaci a questa problematica attraverso il progetto delle convivenze protette svolto in collaborazione con la ASL Roma e diffuso soprattutto nel Comune di Civitavecchia e per iol quale è in atto una Protocollo di intesa tra Sant’Egidio, la ASL Roma 4 ed il Comune.
Lo scopo del progetto è quello di offrire un posto letto confortevole ed un pasto caldo ad un gruppo di persone senza fissa dimora nel prossimo periodo di emergenza freddo a Civitavecchia ed in altri Comuni del territorio della ASL.
Il progetto prevede realizzazione di una convivenza protetta nel periodo critico per persone senza fissa dimora con particolare attenzione a quelle più fragili che uniscono al disagio sociale quello psichico e/o dipendenze di varia tipologia. Si prevede di mettere a disposizione dei destinatari un alloggio confortevole ed un pasto caldo oltre il supporto di volontari che aiutano i cittadini senza dimora ad accedere ai servizi socio sanitari di cui necessitano.
Risultati attesi: Recupero e valorizzazione di un gruppo di persone senza fissa dimora con particolare attenzione a quelle con disagio psichico e/o dipendenze, includendole e reinserendole in una vita sociale attiva; Contributo alla riduzione della mortalità generale ed all’aumento della speranza di vita.
Oltre alla generosità dei singoli dipendenti Asl, l’azienda sanitaria apre la partecipazione al progetto a tutti i soggetti pubblici e privati:
Tali soggetti potranno contribuire con offerte volontarie e potranno beneficiare di detrazioni fiscali in quanto l’associazione Comunità di Sant’Egidio è una organizzazione di volontariato iscritta nel registro regionale e come tale riconosciuta come ONLUS.