“Spiace leggere le dichiarazioni della consigliera comunale Attig, soprattutto perché denotano una scarsa conoscenza delle norme che regolano la questione relativa alla dichiarazione dello stato di crisi complessa, nonostante la stessa consigliera abbia nel passato ricoperto incarichi sindacali”. Inizia così una nota della consigliera regionale del Pd, che sottolinea come per legge, purtroppo, la proposta avanzata dalla Attig di dichiarare Civitavecchia area di crisi complessa sia impercorribile.
“Voglio rassicurarla – prosegue Tidei – sul fatto che da parte mia c’è sempre stata e ci sarà una difesa senza se e senza ma del territorio di Civitavecchia. Sulla vertenza Enel ho la coscienza a posto perché ho sempre cercato di lavorare per individuare soluzioni a tutela del territorio e dei cittadini. Questo impegno continua anche oggi e continuerà in futuro. Proprio questa mattina ho scritto al Presidente Zingaretti per chiedere che la Regione eserciti un ruolo di governance dell’individuazione di soluzioni praticabili per la complessa questione legata al phase-out dal carbone dell’impianto Enel. Ho sollecitato più volte la convocazione di Consigli comunali dedicati al tema così come di tavoli permanenti sulla questione. Tavoli che non devono diventare ring ma luoghi di proposte concrete, così come si è iniziato a fare nel primo convocato dal Sindaco qualche giorno fa e nel quale ho provato a dare un contributo propositivo. Non c’è alcuna non difesa del territorio, ma solo il rispetto delle procedure, anche in relazione al riconoscimento del Comune di Civitavecchia come sito di area di crisi complessa. Forse è bene che la Attig faccia un ripasso sulle aree di crisi industriale complessa, che, a norma del dl 83/2012 c.8 art.27 e del dm 31 gennaio 2013, riguardano territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale. Il sistema locale lavoro di Civitavecchia, composto da quattro Comuni (Civitavecchia, Allumiere, Tolfa e Santa Marinella) non rispetta i requisiti previsti dalla normativa. Non che mi faccia piacere ma i requisiti non li stabilisco io. Chiaramente laddove ci fosse questa possibilità sarei la prima a insistere. E’ fuorviante fare paragoni con l’Area di crisi industriale complessa di Frosinone, dove sono presenti 9 comuni della Provincia di Roma: non sono lì per caso, o su richiesta della Regione Lazio, ma perché fanno parte del Sistema Locale Lavoro di Frosinone, riconosciuto quale area di crisi complessa perché rientra nei criteri. E’ utile ricordare alla Attig che già nel corso del 2018 la Regione Lazio ha verificato con il Mise se vi fossero le condizioni per poter presentare istanza di riconoscimento (tentativo fallito proprio per la mancanza di requisiti). Ho sempre avuto profondo rispetto dei lavoratori, preferisco perciò non lanciare proposte confliggenti con la normativa vigente ma lavorare sulle reali possibilità di uscita da questa situazione senza riempirmi la bocca di parole che non trovano riscontro nel quadro giuridico di settore. Chiaramente il Mise e la Regione devono porre questa questione in cima all’agenda e bene ha fatto il Sindaco a scrivere al Mise, con toni e contenuti diversi rispetto a quelli utilizzati dalla consigliera. Vorrei inoltre ricordare che ad aprile il Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro per il Sud, ha annunciato che i due ministeri competenti stanno lavorando per estendere la Zona Economica Speciale, attualmente prevista solo per il Mezzogiorno, anche ad aree delle regioni del Centro e del Nord. Questa potrebbe essere un’ottima possibilità di sviluppo per il territorio. Mi auguro che anche su questo punto si concentrino gli sforzi di tutte le forze politiche, sociali e produttive. Le polemiche le lascio a chi ha tempo per farle, nella convinzione che in una situazione così complessa ci sia bisogno di uno sforzo congiunto da parte di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio. È mia intenzione proporre al Sindaco una grande iniziativa strutturata sul tema dello sviluppo, magari a settembre, che veda il coinvolgimento di tutti gli attori economici ed istituzionali del territorio. Spero che in tanti vorranno partecipare. Intanto però: studiare e proporre soluzioni, non solo polemiche”.