Potrebbe essere congelata fino al prossimo 31 dicembre l’ordinanza che imponeva, a partire dal prossimo 15 settembre, che la frutta trasportata su containers dovesse essere esclusivamente scaricata alla banchina 25 in concessione alla RTC. Su questa richiesta, avanzatagli dai rappresentanti della Regione Lazio nel corso della lunghissima riunione di martedì scorso, il Presidente dell’Autorità Portuale, Francesco Maria di Majo, si pronuncerà nelle prossime ore.
Uno slittamento dei termini dell’entrata in vigore del provvedimento appare in ogni caso inevitabile, a fronte del consenso che la stessa Rtc, ovvero la Roma Terminal Container e la Cfft, la Civitavecchia Fruits Forest Terminal, hanno manifestato in funzione dell’apertura di un dialogo. Dialogo che, in verità, è già iniziato ieri mattina nei confortevoli uffici di Molo Vespucci sotto la direzione del segretario generale dell’Autorità Portuale, Roberta Macii. Indiscrezioni parlano di un confronto comunque sereno e costruttivo, con entrambe le società che avrebbero manifestato l’intenzione di iniziare un rapporto di collaborazione nel solo ed esclusivo interesse di acquisire maggiori traffici e quindi maggiore ricchezza nell’interesse complessivo dello scalo marittimo. Il confronto tra armatori e terminalisti non è mai semplice, soprattutto quando uno dei due riveste il doppio ruolo. E’ comunque evidente che il porto ha assolutamente bisogno di accrescere la sua quota di mercato nel settore dei contenitori e, al riguardo, l’apporto della Civitavecchia Fruits Forest Terminal, al di là della frutta, potrebbe essere determinante. Certo, vi sono alcune situazioni assolutamente da verificare, prime fra tutte il diktat della Chiquita che non vuole assolutamente far attraccare le sue navi alla banchina 25 della Rtc. Bisognerà poi vedere cosa la Cfft potrà continuare a svolgere sulle banchine che si affacciano davanti ai suoi magazzini frigo, considerando l’investimento fatto in mezzi, attraverso l’acquisto di gru semoventi, e uomini, ovvero i gruisti che sono stati regolarmente assunti. Il dialogo, però, è iniziato e non è assolutamente escluso che alla fine da un male, da una vertenza che poteva frantumare i rapporti all’interno del porto, non possa nascere un bene.
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Sandro
C’è un’altro problema alla port Mobility da staltro mese non saranno garantiti i stipendi