Erika Esposito, la ragazza accoltellata nella notte tra domenica e lunedì scorsi dal marito, è tornata a casa. Le due condizioni, legate alle sei coltellate che l’hanno raggiunta al collo e alla schiena, una delle quali le ha perforato un polmone, sono lentamente ma costantemente migliorate, tanto che i medici dell’ospedale San Paolo dove era ricoverata hanno deciso di farla tornare a casa. Qui trascorrerà gli ulteriori venti giorni di giorni di riposo assoluto che i medici le hanno prescritto per guarire nel migliore dei modi dai colpi che le sono stati inferti.
“Va un po’ meglio – ha raccontato la ragazza – ma sento ancora dolore. Posso uscire dall’ospedale e questo è già tanto”. Poche parole da parte della 31enne che aveva raccontato a TeleCivitavecchia di essere salva solamente grazie all’intervento della sorella, arrivata ad aiutarla nel culmine della lite e in grado di mettere in fuga il marito Mokhtar Adouni. La giovane, commessa in una tabaccheria di via Terme di Traiano, aveva anche spiegato di poter guarire dalle ferite fisiche lasciate dal marito, ma non da quelle psicologiche, legate ai drammatici momenti dell’aggressione.
A proposito del marito di Erika, il 24enne di origini tunisine Mokhtar Adouni si trova attualmente nella casa circondariale di Borgata Aurelia, dove è stato trasportato mercoledì sera, al termine delle visite da parte dei sanitari dell’ospedale di Tarquinia. Inizialmente, infatti, era stato necessario il trasferimento al nosocomio per la condizione di ipotermia che era emersa immediatamente dopo il ritrovamento nel garage di casa sua, dopo giorni passati all’addiaccio. Il ragazzo, che dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato, aveva nominato un legale di fiducia, un avvocato del foro di Roma, che però ha rifiutato l’incarico. Quindi, il 24enne dovrà scegliere un nuovo avvocato di fiducia, salvo l’assegnazione di uno d’ufficio dal Tribunale di Civitavecchia.
Nelle prossime ore, comunque, Mokhtar Adouni sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia e dovrà spiegare davanti al giudice la sua versione di quanto avvenuto e soprattutto chiarire quelle che possono essere state i motivi che hanno scatenato in lui tanta violenza.