Una quarantenne di Civitavecchia è stata condannata a cinque anni di carcere per il reato di estorsione. La vicenda è avvenuta nella provincia di Fermo, e come racconta Il Resto del Carlino, la donna inventava pretesti di ogni genere per estorcere denaro all’uomo con cui aveva un flirt. Nel corso dell’istruttoria è stata ricostruita la storia a partire da quando era cominciata la relazione tra un fermano e la donna laziale, nata attraverso i social.
Quando il rapporto era diventato più personale, la 40enne aveva cominciato a chiedere somme di denaro all’uomo, con la promessa di restituirlo non appena possibile. Si è presto raggiunta la somma di alcune migliaia di euro, alla quale si sono aggiunti altri soldi per pagare un debito di droga, per il quale la donna aveva ricevuto chiare minacce di violenza fisica da trafficanti. La donna era arrivata perfino a raccontare di essere stata ricattata da un’amica che minacciava di diffondere le foto hard della coppia. Gli uomini della squadra mobile, ai quali la vittima aveva raccontato le proprie vicende, avevano predisposto uno specifico servizio, presidiando in entrata ed uscita la zona dell’A14. Alla fine la civitavecchiese è stata smascherata dai poliziotti della squadra mobile che le hanno teso un tranello all’uscita del casello autostradale di Porto San Giorgio. Prima ha tentato la fuga, poi, una volta bloccata e perquisita le erano state trovate addosso le carte ricaricabili sulle quali l’uomo le aveva versato migliaia di euro e telefoni cellulari dai quali è emersa la collaborazione di un complice mai identificato.