Ci sono anche un imprenditore ed un avvocato civitavecchiesi tra gli indagati nell'operazione che i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Civitavecchia ha sgominato un'associazione a delinquere finalizzata all'estorsione. Oltre a questi due, c'è anche un'impiegata tarquiniese, che lavora a Civitavecchia, anche lei iscritta nel registro degli indagati. Per tutti e tre il reato contestato è concorso in estorsione.
Secondo quanto hanno scoperto i militari dell'Arma, la "banda" aveva praticamente messo in piedi un'attività di recupero crediti, in genere contenziosi tra privati non ricorribili attraverso vie legali ordinarie. Ad operare materialmente erano tre persone, due di queste già arrestate dai carabinieri nel gennaio scorso, entrambi di Tarquinia, mentre la terza è stata arrestata nella serata di ieri, quando è scattato il blitz. Si tratta di un cittadino di origine serba, anche lui residente a Tarquinia.
Agli altri due invece, è stata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip del tribunale locale, su richiesta del pm Margherita Pinto, titolare dell'indagine. Il gruppo, secondo quanto scoperto dagli inquirenti, aveva raggiunto un volume d'affari di centinaia di migliaia di euro, grazie all'elevato numero di vittime. La banda aveva un vero e proprio tariffario di riferimento, che variava in base alla consistenza del credito e dalla personalità del soggetto da colpire.
Gli investigatori stanno ora eseguendo accertamenti per verificare l'esistenza di possibili recupero crediti derivanti da rapporti di usura. Intanto tra domani e dopodomani dovrebbero essere eseguiti gli interrogatori di garanzia per i tre arrestati, e l'interrogatorio anche per i tre indagati.