Ormai ci siamo. Poche ore, infatti, ci separano dalla tanto sospirata firma della concessione per le aree che ospitano l’ex cantiere della Privilege. Dopo il rinvio del mese scorso, giovedì i rappresentanti della Royalton, la società maltese che ha acquisito all’asta fallimentare prima lo scafo P430 da completare e poi i capannoni, saranno a Civitavecchia per sottoscrivere, nella sede dell’Autorità Portuale, l’atto di concessione delle aree.
Giovedì, finalmente, si sapranno le reali intenzioni della Royalton, ovvero se vuole soltanto ultimare lo scafo, per poi metterlo sul mercato dello yachting internazionale di altissimo livello, oppure se, come auspicato da molti, il completamento del P430 sarà solamente l’aperitivo di un pasto molto più sostanzioso. Un pasto che dovrebbe rappresentare la ripresa dell’attività cantieristica a Civitavecchia. Al riguardo, i massimi esponenti della società maltese e i loro referenti a livello locale, ovvero Unindustria, sono stati già informati che hanno quattro anni di tempo per ultimare i lavori, visto che l’area occupata dal cantiere per il piano regolatore portuale dovrebbe viceversa ospitare strutture legate al traffico marittimo, come depositi e magazzini al servizio del traffico contenitori. Quindi, qualora Royalton volesse, attraverso le società del settore cui si è legata come la Marine Goddess, avviare l’attività cantieristica, dovrebbe iniziare già da subito a programmare un trasferimento delle sue attività. Insomma, la questione non appare comunque particolarmente semplice, come peraltro non lo è stata fin dall’inizio. Non è quindi detto che, una volta terminato e messo in mare lo scafo, nel frattempo diventato finalmente un meraviglioso megayacht (almeno si spera), i maltesi facciano come si dice “baracca e burattini” e se ne tornino nell’isoletta che si affaccia sull’Africa. C’è da dire che, qualora questa eventualità si concretizzasse, potrebbe esserci subito qualcuno pronto a subentrare. Fuori dall’Italia sembra vi siano appetiti particolarmente importanti per quell’area del retroporto. Ma qualcosa di più preciso al riguardo potrà conoscersi già nei prossimi giorni.