Sabato scorso tutta la Comunità Mondo Nuovo si è riunita presso il centro di recupero “Villa Paradiso” di Tarquinia con il fondatore dell’associazione, Alessandro Diottasi, per festeggiare il 44° anniversario di attività al fianco delle persone con problemi di droga. 44 anni in prima linea, in silenzio, al fianco dei drammi di tanti giovani, ma non solo, caduti nel vortice della droga, dell’alcol, delle dipendenze.
Tutti i ragazzi ospitati nei centri di recupero aperti in questi 44 anni da Alessandro Diottasi (cinque nel Lazio, uno rispettivamente in Toscana, Abruzzo, Lombardia e Croazia), si sono riuniti con familiari, operatori, volontari, amici e con tanti altri ragazzi che hanno concluso il programma e che non sono voluti mancare a questa giornata per festeggiare insieme e lanciare un messaggio di speranza: dalla droga si può uscire.
Emozionati, con gli occhi lucidi, insieme alle loro famiglie, ai loro figli sono tornati per un giorno a Mondo Nuovo (nella casa che gli aveva accolti distrutti nel corpo e nell’anima, spenti nel cuore, scartati dalla società, ma dove hanno trovato la forza e gli strumenti per risorgere alla vita) per riabbracciare Sandro, i collaboratori e tutti i ragazzi di Mondo Nuovo.
Oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine hanno partecipato all’evento il consigliere della Regione Lazio Marietta Tidei, il Sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco, il Sindaco di Montalto di Castro Emanuela Socciarelli, l’Assessore ai servizi sociali del Comune di Tarquinia Sabino Alberto Riglietti, il vice Sindaco del Comune di Santa Marinella Roberta Gaetani, l’Assessore Sgriscia Alessio del Comune di Allumiere, l’Assessore Franco Ciccioli del Comune di Tessennano. All’evento hanno partecipato anche il Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia Alberto Tosoni, il Consigliere Ercoli Elisa dell’Università Agraria di Monte Romano, il giornalista della RAI Sandro Capitani, esperto di agricoltura sociale e di recupero di persone che vivono o hanno vissuto realtà difficili, per finire al cantante Max Petronilli.
La giornata si è aperta con il consueto alzabandiera e gli inni nazionali, poi il saluto del fondatore della Comunità agli ospiti, la celebrazione della S. Messa celebrata da don Giosy Cento, sacerdote e cantautore che con le sue parole durante l’omelia ha emozionato e sensibilizzato tutti i partecipanti, per proseguire con la cerimonia di investitura alla responsabilità, con la consegna di una medaglietta simbolica a 13 ragazzi in programma di recupero, per finire con il pranzo offerto, preparato e servito in maniera eccezionale dai ragazzi e dai volontari della Comunità Mondo Nuovo. A chiusura del pranzo la mega torta.
Fra un abbraccio per un figlio ritrovato e il sorriso di un bimbo al proprio padre, Mondo Nuovo continua la sua missione di aiuto nel campo del recupero dalle dipendenze e dalle altre forme di disagio e per l’affermazione del diritto alla vita da parte di tutte quelle persone che hanno perso la speranza e si sono rifugiate nelle droghe. Un percorso che non finisce qui, ma continua mettendo comunque e sempre “la persona al primo posto” come Sandro Diottasi ha insegnato a tutti i suoi collaboratori in questi 44 anni.
Dopo tante politiche fallimentari, anche l’ONU e il Governo Italiano lo hanno capito. L’ONU in occasione della Giornata Mondiale contro le droghe, svoltasi lo scorso 26 giugno, ha diffuso lo slogan “People First”, le persone al primo posto accorgendosi che il fenomeno delle dipendenze, sia da sostanze che comportamentali (internet, azzardo e affettive), è molto complesso e che pertanto va affrontato in modo multidisciplinare e integrato partendo dal cuore della questione, ovvero dalla persona e dalle relazioni che la qualificano e la completano.
Da qui l’altro slogan “EduCare alle relazioni”, per riflettere sull’importanza dell’ascolto dei giovani ma anche degli adulti, per prendersi cura e ripartire da un rinnovato patto educativo basato sui valori e ricerca di senso.
Alla Camera dei Deputati, partecipando al Convegno organizzato dal Governo in occasione della Giornata mondiale contro le droghe, abbiamo sentito affermare con forza dal premier Giorgia Meloni: “E’ finita la stagione dell’indifferenza, del lassismo, del disinteresse. Vogliamo combattere la cultura dello scarto, rimettere la persona umana al centro e rimettere lo Stato, le istituzioni e i servizi ad ascoltare i bisogni delle persone” – continuando, rivolgendosi ai tanti ragazzi delle Comunità presenti al Convegno – “voglio dire a questi ragazzi che quando voi finirete il percorso di recupero ricordatevi che siete migliori di tanti altri, c’è tanto che potete insegnare e dare”.
Questa è la strada giusta, quella decisiva: la sfida educativa, che non può prescindere dalla concreta ed effettiva centralità della persona. Per Alessandro Diottasi e per tutti i suoi collaboratori non cambia molto, dalla morte per droga di un ragazzo nel lontano 1979 sono passati 44 anni e Mondo Nuovo è sempre lì, in silenzio, a servizio delle vittime delle dipendenze: tossicodipendenza, alcolismo, ludopatia e disturbi comportamentali, mettendo sempre al centro del programma la persona. Continueremo su questa strada.