La Filcams Cgil torna ad intervenire sulla vicenda delle 13 lavoratrici di Sfizio, attività che si trova al centro commerciale La Scaglia, tutte licenziate. Il segretario territoriale Marco Feuli parla di abuso e chiede che venga fatta chiarezza sulla vicenda.
“Abbiamo già chiesto una convocazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro per cercare di sistemare la questione – continua Feuli – ma non ci fermeremo qui, anche perché abbiamo a che fare con un soggetto che si permette di licenziare con un telegramma lavoratrici incinte e con figli inferiori all’anno di età, poi quando gli viene fatto notare ci ripensa e ritira il licenziamento. Abbiamo a che fare con una azienda che non paga regolarmente le lavoratrici da circa un anno, le lavoratrici comunque hanno sempre cercato di andare avanti e puntualmente si presentavano al lavoro. Ultimamente – continua Feuli – avevamo fatto un accordo dove il 50% degli incassi doveva essere utilizzato per il pagamento degli stipendi, ma evidentemente non è andato bene neanche così. Qualche giorno fa è subentrata una cooperativa che probabilmente gestisce il lavoro, senza che da parte dell’azienda sia arrivata la benché minima comunicazione al sindacato, ma sono arrivate puntuali le lettere di licenziamento. Le ex lavoratrici sono inquadrate nel contratto del Turismo – continua il sindacalista – pertanto esiste una specifica normativa che prevede che in caso di cambio di gestione il personale debba essere assorbito tutto alle stesse condizioni dall’azienda subentrante, cosa che assolutamente non è avvenuta. Chiediamo di effettuare le giuste verifiche del caso anche al direttore del centro commerciale, stiamo nel contempo organizzando delle manifestazioni di protesta fuori dal centro commerciale per raccontare a tutti cosa è successo”.