Continua a far discutere quando avvenuto nella Casa circondariale di Civitavecchia, dove lo stesso detenuto che poche ore prima aveva tentato di strangolare un poliziotto, ha dato fuoco alla propria cella.
Spiega Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria: “Stanotte a Civitavecchiia carcere si è verificato un incendio e sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco. La Sezione detentiva è stata evacuata ed il risultato è di tre intossicati, tra cui un ispettore, che sono stati trasportati in ospedale con le bombole di ossigeno. Tutti i detenuti illesi. Un grazie di cuore a tutto il personale di Polizia Penitenziaria che con professionalità e abnegazione ha evitato che la situazione diventasse ancora più drammatica. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Civitavecchia a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, evidenzia come nel carcere di Civitavecchia si siano vissuti “momenti di grande tensione e pericolo, gestiti con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari. Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere. Quanto accaduto nel carcere di Civitavecchita è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti, ma è evidente che l’Amministrazione Penitenziaria deve trovare serie e urgenti soluzioni alla grave situazione riferita all’organico del Reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Civitavecchia”.