Avevano occultato 300 kg di sigarette di contrabbando all’interno di alcuni borsoni, in mezzo a ortaggi e capi d’abbigliamento. Due tunisini avevano pensato così di passare indisturbati l’area portuale e destinare la loro merce al mercato nero. Sfortunatamente per loro sono finiti nel mirino dei finanzieri di Civitavecchia, che ogni giorno pattugliano la zona dello scalo marittimo controllando in particolare le navi provenienti da Tunisi e dalla Spagna, tratte particolarmente delicate.
Le Fiamme Gialle hanno rinvenuto stecche di sigarette per un totale di 100 kg all’interno delle due autovetture guidate dai malfattori, mentre altri 200 kg erano occultati nelle valigie dei due nordafricani in mezzo a un carico di verdura. Un totale di 300 kg di sigarette da contrabbandare sul mercato nero di Roma e del Nord Europa. Una quantità ingente, che lascia presupporre agli inquirenti che si collochi in una vera e propria filiera capitolina.
I due uomini sono stati tratti in arresto, mentre le due macchine e l’intero carico sono stati sequestrati. Le stecche erano delle più famose marche occidentali di tabacco e la materia prima utilizzata era di primissima qualità: un binomio che avrebbe fatto sì che sul mercato fruttassero ai malavitosi decine di migliaia di euro, considerando circa 4 euro a pacchetto.
I finanzieri hanno messo a segno il colpo grazie al controllo quotidianamente della zona portuale, stilando liste accurate di merci e passeggeri provenienti dalle tratte sensibili. Controlli costanti che talvolta si concretizzano in risultati clamorosi come questo. “Recentemente – ha spiegato il colonnello Alessandro Barbera – c’è stato un inasprimento delle pene per chi commette il reato di contrabbando, con un aumento delle sanzioni. Questo ha provocato un crollo di tale misfatto, che rende ancora più significativo il sequestro attuato dagli uomini della Guardia di Finanza”.