Nei piazzali della Cta e di Elia Ambrosetti sono ancora al lavoro cooperative di operai non civitavecchiesi mentre, nonostante le promesse, quelli del territorio sono ancora senza occupazione. È quanto afferma la Filt Cgil territoriale a poco più di un mese dall’allarme lanciato dal segretario generale Alessandro Borgioni il quale, nel corso del presidio messo in atto lo scorso 4 maggio di fronte a Molo Vespucci, aveva già denunciato l’anomalia.
I portuali locali, il cui contratto è scaduto lo scorso 30 aprile,sono tutt’oggi senza lavoro mentre quella della cooperativa proveniente da Salerno operante nel terminal T2 sarebbe dovuta essere una situazione temporanea e “dovuta a necessità contingenti”. Questa, almeno, era stata la spiegazione fornita la mattina del 4 maggio dal presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti, il quale aveva assicurato che i lavoratori di Cta e di Servizi Integrati avrebbero avuto a breve la possibilità di essere ricollocati all’interno dello stesso terminal. “Ad oggi – commenta la Filt Cgil – nulla è successo ed è inconcepibile che una vertenza così importante per i lavoratori di Civitavecchia non sia più attenzionata dalle forze politiche e sociali come sarebbe stata un tempo”. Un grido di allarme vero e proprio, quello del sindacato, che si rivolge a tutte le forze politiche del territorio un appello affinché la situazione si risolva “prima – dichiarano dalla Filt Cgil – che la disperazione e la rassegnazione porti qualche cittadino a gesti inconsulti”.