“Rimaniamo allibiti dalla risposta dell’amico Daniele Perello. Daniele perde il pelo ma non il vizio, cambia partito ma l’animo della disinformatzja della comunistissima Unione Sovietica gli rimane attaccata alla propria personalità: tanto da non avere nemmeno il coraggio di dire il nome del movimento che ha chiesto che i nomi dei politici coinvolti nell’inchiesta, una delle tante ahinoi a Civitavecchia, fossero resi pubblici”.
“Noi non abbiamo difficoltà a rivendicare tale richiesta e anzi la reiteriamo. Affermando anche che, come giustamente ed onestamente ha rimarcato il sito Bignotizie.it, in realtà il nostro comunicato stampa nasce da una comunicazione sbagliata…non nostra ma da parte della stampa stessa che ha parlato di politici e non di dirigenti o funzionari o dipendenti del Pincio e in ogni modo noi non abbiamo fatto mai riferimento alla maggioranza. Il che certo non cambia la sostanza. Certo ci sorprende questo moto di sorpresa e indignazione nei nostri confronti del consigliere Perello, comprendiamo anche che lui per formazione politica sia per la liberalizzazione delle droghe. Ma a noi questo non piace, non piace per la società civile non piace soprattutto per i politici. Che invece di indignarsi dovrebbero fare un bel gesto, quello che lo stesso Sindaco aveva detto che avrebbe fatto: fare il test antidroga. Test che hanno fatto solo tre o quattro consiglieri. Così in questo modo ogni dubbio sarebbe fugato”.
Futuro e Libertà per l’Italia – Civitavecchia